La pesante sentenza del giudice sportivo contro il Napoli Ma.Ma. non è andata giù alla dirigenza partenopea. Quattro anni di squalifica al presidente Massimo Oranges, 5 giornate al tecnico Ivan Oranges, 3 punti di penalità per il prossimo anno e 2500 euro di multa. Quella che viene dipinta come una aggressione all’arbitro fa salire un sentimento di rabbia manifestato dal ds Alfredo Mallardo: “Questa sentenza è una bufala. Si è arrivati ad un clima di esasperazione in cui la direzione di gara del doppio confronto con l’Acqua Claudia ci ha sicuramente fatto andare su tutte le furie. Non so cosa ci vogliono far pagare ed evidentemente è chiaro che qualcosa di strano c’è. Quando si sbaglia, se si sbaglia, è anche comprensibile che scatti una squalifica, ma per quanto ci risulta il presidente Oranges, pur arrabbiatissimo avrebbe soltanto fatto il gesto con la mano non toccando neanche l’arbitro. Qui addirittura si parla di ospedale quando lo stesso arbitro dopo è rimasto per 15 minuti nel campo e poteva rientrare tranquillamente negli spogliatoi come tutti. Vorrei sapere poi con quale criterio ci vengono dati questi tre punti di penalità. Hanno triplicato le sentenze perchè evidentemente era scritto che doveva andare così”.
Dello stesso avviso il vice allenatore claudio De Michele che difende Massimo Oranges: “Ho fatto il viaggio di ritorno con lui, sa benissimo di avere avuto due minuti in cui ha perso la lucidità, ma il suo è stato solo un affronto verbale contro il direttore di gara e non lo ha neanche sfiorato. L’arbitro è rimasto in campo dopo, intimorito dalla possibilità di subire un’aggressione che non c’è stata assolutamente. Dialogava con tutti e non voleva far ritorno negli spogliatoi, il passaggio era liberissimo. Per quale motivo dopo sarebbe andato in ospedale? Hanno gonfiato tutto”.
E parla arrabbiatissimo anche il tecnico Ivan Oranges che non ci sta e anticipa quanto farà la società: “Abbiamo già parlato con l’avvocato Chiacchio e oltre al ricorso che presenteremo chiederemo agli organi competenti di querelare l’arbitro in questione. Vedere questa sentenza e passare da criminali non ci va proprio giù. E’ ridicolo quanto stiamo leggendo, dall’espulsione di Marcello Esposito per essersi alzato dalla panchina si è continuato con un’azione mirata. Dopo avere estratto il cartellino rosso per Costa, ha buttato fuori nella stassa azione anche Matheus per essersi mosso in barriera e gli ho urlato testuali parole: Che cazzo stai facendo?. Dopo sono andato a seguire la gara con i giocatori espulsi fuori dal campo e non ho mai minacciato il direttore di gara. E’ tutto inventato anche quando dice di non essere potuto rientrare negli spogliatoi per 5 minuti. Mio fratello ha sicuramente sbagliato perchè in quell’attimo ha cercato uno scontro verbale forte con l’arbitro, ma parlare di aggressione in quei termini è pura follia, visto che non lo ha neanche sfiorato. Questo è il calcio a 5, evidentemente su altri campi non accade mai nulla, ma con la nostra società diamo fastidio a qualcuno. Ora ci muoveremo legalmente, se le condizioni resteranno queste vorrà dire che vogliono fare a meno del Napoli Ma.Ma e penseremo anche all’addio”.