SALERNO. Fra poco più di tre settimane comincerà il prossimo campionato nazionale di serie B di calcio a 5 e quest’anno anche Salerno potrà seguire da vicino e fare il tifo per una squadra che giocherà per la prima volta un campionato nazionale. Infatti lo Sporting Sala Consilina, del presidente DETTA Antonio Ernesto, ha deciso di traslocare in blocco l’intera squadra da Sala a Salerno, disputando le partite casalinghe al Palazzetto di Pellezzano,(SA). Da una settimana è partita, ufficialmente, la stagione dello Sporting Sala, e a parlare a 360° è stato lo stesso presidente, che nell’intervista ha spiegato le ragioni del suo allontanamento da Sala concludendo con i prossimi obiettivi dello Sporting Sala Consilina.
Chi è Antonio Detta:
“Antonio Detta è un ragazzo che pensa ed agisce come un bambino pieno d’ambizioni, in modo impulsivo ma con una grandissima passione. Nella vita faccio l’imprenditore e gestisco insieme a mio padre la Detta S.p.A.; l’impresa di famiglia che si occupa da oltre cinquant’anni di estrazione di inerti, di betonaggio e recupero rifiuti inerti non pericolosi derivanti dalle demolizioni e varie. La mia famiglia di origini Cilentana si e’ stabilita nel Vallo di Diano e con costanza e serietà ha costruito un’azienda solida, oggi leader nel settore estrattivo, nel betonaggio e nel riciclaggio dei rifiuti. Sono orgoglioso del mio lavoro e porto avanti i valori che mio nonno prima (Antonio DETTA) e mio padre poi (Ernesto DETTA), mi hanno trasmesso cercando cosi’ di far fronte a questi tempi difficili… Come nel lavoro, così nello sport io non vendo chiacchiere e non butto fumo negli occhi, ma vendo esclusivamente un progetto serio”.
Presidente Detta, da dove nasce la sua passione per il calcio a 5:
“Mi sono sempre appassionato al calcio al 5, ma la mia vera passione è nata nel 2006 quando insieme a mio cugino Giuseppe Detta, mio compagno di avventura sin dagli esordi, abbiamo deciso di fondare una squadra, giocando in prima persona e disputando il campionato di serie D, ed altri tornei amatoriali. Il primo anno è stato ricco di divertimenti e di grosse emozioni. L’anno dopo decisi di appendere le scarpette al chiodo e di occuparmi solo della parte dirigenziale, allestendo una bella squadra e disputando il campionato di serie C2 con buoni risultati. Due anni di stop e sono tornato al calcio a 5. Nel 2008 prese vita lo, Sporting Sala Consilina. Ripartimmo dalla serie D, e nel giro di tre anni, da una semplice squadra parrocchiale lo Sporting e’ diventata una realtà vera e propria che ormai è sulla bocca di tutti a livello nazionale”.
Cos’è per lei lo Sporting Sala Consilina:
Lo Sporting Sala attualmente è vissuto da una città intera, non posso non ricordare l’emozione e la gioia che si respirava in città quando soltanto pochi mesi fa vincemmo i play off e conquistammo la serie B. Tutto questo non può che rendermi orgoglioso. Da sempre ho investito capitali Aziendali e personali, senza nessun tornaconto, posso dire che la squadra non ha nessuno sponsor esterno se non quello della Detta S.p.A, quindi spero che almeno per quest’anno nuovi incentivi possano aiutarmi. Sto cercando di far capire alla gente che chiunque voglia entrare a far parte del mio progetto, può farlo e deve sapere che la mia idea non prevede sfruttare le asd per altri scopi e altre finalità, come oggi giorno capita in molte altre realtà. Lo Sporting Sala Consilina è nato esclusivamente per valori sportivi, ho sempre risposto in prima persona: chi si avvicina al Sala deve capire che il progetto prevede grandi valori, umani e sociali oltre che sportivi. Negli ultimi anni la squadra è diventata una vera famiglia, un vero e proprio punto di ritrovo. Quest’anno sia a Sala che a Salerno abbiamo fatto effettuare provini, visto che abbiamo deciso di puntare oltre che sulla prima squadra e sull’under 21, anche sulla juniores, sui giovanissimi e sugli allievi. Il mio motto nella vita è non fare agli altri quello che non vuoi esser fatto, e questo pensiero lo uso sia nel lavoro che nello sport.
Il perché del passaggio a Salerno:
“Sono molteplici le miei ragioni dello spostamento della squadra da Sala Consilina a Salerno, una decisione che mi ha rammaricato, ma necessaria. La più importante oltre che quella che mi ha lasciato maggiormente l’amaro in bocca, è stata il non adeguamento del Palapozzillo di Sala, elemento imprescindibile per il prossimo campionato di serie B, visto che la nostra struttura non era adeguata come da regolamento richiesto. L’amministrazione non ha saputo o voluto effettuare i lavori, costringendomi a guardarmi intorno, questa situazione creerà disagi non solo alla squadra, ma anche a tutti i nostri sostenitori, ma io non ho potuto fare di meglio, visto anche il poco tempo a disposizione prima dell’inizio della nuova stagione sportiva. A Sala nessuno ha creduto nel mio progetto e nei capitali che in questi anni ho investito, un progetto portato avanti da solo e senza l’aiuto di nessuno se non della mia famiglia. Ma quello che mi fa ancora più rabbia è stato non aver avuto quel riconoscimento per aver portato il nome di Sala Consilina, il comune più grande del Vallo di Diano a livello nazionale. Oltre al progetto non hanno creduto nemmeno nella mia figura, mi sono sentito dire, quanto durerà questo progetto, non ci conviene investire e costruire una cattedrale nel deserto, se poi nel giro di qualche anno tutto può svanire. Non hanno inteso che il mio progetto andava al di là di una semplice squadra di calcio, quello che volevo creare era un vero e proprio punto di riferimento per i giovani di Sala e non solo. Per fortuna, la cosiddetta cattedrale nel deserto è stata trovata a Capriglia, dove grazie sia all’amministrazione di Pellezzano, che a quella di Salerno, sono riuscito a trovare una casa per la mia squadra. Molti dicono che è solamente una sistemazione di ripiego il Palazzetto dello Sport, ma io dico che se Salerno mi risponderà come io spero, ed intendo non solo dal punto di vista mediatico e di sponsorizzazioni ma anche di attaccamento alla squadra, rimarrò qui e perché non in un futuro, cambiare anche il nome.
I progetti futuri dello Sporting Sala Consilina:
Sicuramente il nostro futuro immediato vedrà la squadra disputare per la prima volta un campionato nazionale, quindi il mio augurio è quello di continuare a fare bene e di ottenere una salvezza tranquilla. Ma il prossimo campionato per noi sarà anche un anno di transizione, un anno particolare dove raccoglieremo tutto quello che arriverà con grande entusiasmo. Abbiamo fatto degli errori in passato, come sicuramente ne potremmo fare altri in futuro, ma come dico sempre nella vita sbagliando s’impara e noi sbagliando siamo arrivati in serie B, quindi se gli errori sono sempre questi che ben vengano. In più la mia idea di calcio a 5 prevederà anche vivere il palazzetto e la squadra per l’intera settimana, non solo durante la partita del sabato. Prossimamente saranno illustrate tutte le iniziative che ho in mente con il mio staff, che faranno sicuramente innamorare e appassionare i tifosi salernitani e dintorni a questa nuova realtà. Concludendo svelando un sogno che da qualche tempo mi porto dentro, regalare il prima possibile la serie A a Salerno e provincia, e conquistare con tutti la Uefa Futsal Cup la Champions di calcio a 5.
Ufficio stampa Sporting Sala Consilina.