E’ l’orgoglio di un paesino con poco più di 7.000 anime immerso nel fantastico scenario della Valle Telesina, un luogo magnifico che permette alla popolazione campana di godere di un panorama che, per colori e sapori, ricorda i fantastici paesaggi al Nord dello Stivale: il Boca Futsal è il fiore all’occhiello della Telese Terme sportiva.
Una società sana che punta al salto di categoria. Uno dei perni principali della compagine gialloblu è Simone Selvaggio, vice-presidente e calcettista dei sanniti. Classe ’87, il laterale telesino ha esordito in stagione in prestito al Maddaloni C5 in Serie C1, tornando a casa madre appena ha avuto inizio il torneo di D.
La vittoria sul Partizan Matese vi permette di mantenere inalterato il distacco dall’Olympique Sinope, vostra prima inseguitrice. La promozione resta il vostro obiettivo?
“Dopo un’ottima stagione, con grande rammarico non siamo riusciti ad iscriverci alla C2, ripartendo dalla serie inferiore. Il sogno, più che l’obiettivo, è quello di ritornare al più presto nel campionato lasciato la stagione passata. Siamo un gruppo di ragazzi giovani, che non percepiscono rimborsi, ma dediti al lavoro. La vittoria con il Partizan è stata difficile, ce lo aspettavamo. La Sinope è una grande squadra, attrezzata per la categoria superiore. Faremo di tutto per mantenere il vantaggio che ci siamo guadagnati nello scontro diretto”.
Che insidie può nascondere la prossima trasferta di Pontelandolfo?
“Sarà un match molto duro. Loro in casa sono temibili. Inoltre, condizioni climatiche e campo in erbetta possono crearci ulteriori difficoltà. Contro di noi danno tutti qualcosa in più per cercare d’infliggerci il primo stop in campionato, ma ci alleniamo per farci trovare pronti ogni settimana”.
La compagine che ti ha impressionato maggiormente finora?
“La Sinope mi ha colpito veramente tanto: una rosa molto ampia, con giocatori tecnici ed esperti. Calcettisti da tutti i punti di vista, di categoria superiore. Il Partizan è un’ottima squadra, molto grintosa, che ha ampi margini di miglioramento essendo molti elementi provenienti dal calcio a 11. Anche Sinuessa e Frasso potranno dire la loro fino alla fine”.
Come giudichi il livello della Serie D?
“Non giocavo in questa divisione da oltre 10 anni, mi aspettavo una qualità inferiore sinceramente. Aldilà dei risultati che poi magari possono anche ampliarsi nei finali di gara, tutte le partite sono difficili. Ad alcune squadre manca magari un po’ di organizzazione, però sopperiscono con buone individualità e tanta grinta. Inoltre, per noi che siamo abituati a giocare in una certa maniera, a volte la disorganizzazione dell’avversario crea difficoltà. Le partite sono meno ordinate, fatte più di 1 contro 1 e ripartenze. È un campionato tosto!”
Il tuo messaggio ai tifosi?
“Ai nostri supporters, che ci seguono sempre in tanti e con grande affetto, ma anche correttezza nei confronti degli avversari, chiedo di continuare a sostenerci fino in fondo. Abbiamo bisogno del loro sostegno. Per vincere il campionato non possiamo commettere errori, le inseguitrici saranno pronte ad approfittare dei nostri passi falsi. Noi cercheremo di continuare su questa strada. Ogni partita è una finale. Volevo ringraziare infine mister Lieto: è un grande! Lo sta dimostrando anche al Sant’Erasmo. Ho imparato più con lui in 6 mesi che nei precedenti 10 anni! Un grande uomo prima che un ottimo allenatore, e non è una frase fatta”.