Il Sant’Egidio conquista la salvezza imponendosi nel play-out sul Nocera. Il primo tempo registra una situazione di perfetto equilibrio: alla rete di Passannante risponde quella di Checchero. Nella ripresa la contesa rimane in bilico, finchè i locali non trovano la rete del definitivo 2 a 1 con Ferraioli a 10′ dal termine, che gli permette di preservare un posto nel massimo campionato regionale del prossimo anno. Retrocede in C2, invece, il Nocera, un anno dopo la promozione nel massimo campionato regionale.
“POTEVAMO SALVARCI PRIMA” – Il diesse del Sant’Egidio Angelo Spirito può ora tirare un sospiro di sollievo: “Finalmente, è finita bene e come tutti speravamo. Non siamo soddisfatti della stagione nel complesso perchè avremmo potuto fare di più e quanto meno raggiungere la salvezza molto prima. Adesso siamo contenti perchè ovviamente non avevamo alternative e dovevamo vincere questa gara per evitare la retrocessione. E’ stata una bella partita, dura e tirata come testimonia il risultato, contro una buona squadra che ha mostrato determinazione ma noi abbiamo dato quel qualcosina in più per portare a casa la vittoria”.
“EPISODI SFAVOREVOLI” – Così a fine gara il tecnico del Nocera Filippo Petti: “Oggi ci abbiamo provato in tutti i modi, non ho nulla da rimproverare ai ragazzi sul piano della prestazione. Abbiamo perso perchè nel secondo tempo, quando sembravamo in controllo nonostante il risultato di parità, gli arbitri hanno inventato decisioni cervellotiche, permettendo al Sant’Egidio di andare al tiro libero in un momento in cui i nostri avversari non davano l’impressione di poter segnare se non su palla inattiva. Gli episodi non ci sono stati favorevoli in una gara decisiva, ma se avessimo giocato sempre così non ci saremmo trovati in questa situazione. Sono deluso perchè in questo campionato abbiamo fatto degli errori, io per primo a volte sono stato troppo tenero. Sapevo che comunque si trattava di una situazione difficile fin dall’inizio, con una società giovane e dei giocatori che non sentivano la causa tutti allo stesso modo. Evidentemente la nostra dimensione non è quella del periodo in cui sembravamo poter addirittura uscire dalla zona playout, ma quella della sofferenza. E’ andata così, ci giocavamo tutto oggi: non abbiamo demeritato ma purtroppo usciamo sconfitti”.