S'infrange in quel di Avezzano il sogno-promozione del San Marzano. Il 6 a 3 rifilato agli abruzzesi nel match di andata non serve per evitare l'eliminazione dai play off. Anche una sconfitta con 2 gol di scarto sarebbe bastata per affrontare l'Aloha in finale, ma gli amaranto, complice un ambiente ostile, faticano ad entrare in partita ed i padroni di casa rompono subito gli indugi. Non demordono i campani che nel giro di 10' pervengono al pari con Dell'Isola. Prima del duplice fischio il Fratelli Cambise trova il bis e si va negli spogliatoi sul 2 a 1. Nella seconda frazione il San Marzano prova a difendersi strenuamente. Predomina il nervosismo sia all'interno che all'esterno del rettangolo di gioco. I locali colgono la palla al balzo e mettono più volte a soqquadro la difesa salernitana conquistando il triplo vantaggio (4-1) a pochi minuti dallo scadere. Poi Novelli capitalizza il 4 a 2, prima di farsi espellere. In extremis il Fratelli Cambise ottiene il 5 a 2. Si va ai supplementari. Nel primo extra-time il team del tecnico Barbato esce indenne, ma a 2' dalla fine del secondo mini-tempo gli aquilani capitalizzano un'azione offensiva eliminando dalla competizione un San Marzano scialbo e a tratti inconcludente. La furia di mister Barbato deriva essenzialmente dalla pessima accoglienza ricevuta dai componenti della dirigenza e dai supporters del Fratelli Cambise: "Non è stato il miglior San Marzano, questo è vero, ma l'ambiente si è rivelato davvero pessimo. Spero vivamente che le persone presenti all'esterno e all'interno del campo non rappresentino una magnifica regione come l'Abruzzo. Molti dirigenti locali non hanno fatto altro che inasprire gli animi in campo con i loro comportamenti indecorosi e sconsiderati. Se in Campania ci fossimo comportati allo stesso modo, saremmo stati senza dubbio radiati". Non mancano giudizi sull'operato dei direttori di gara da parte del trainer: "Arbitraggio palesemente fazioso che ha condizionato l'andamento della partita".