Un regalo al direttore generale Antonio Peluso che ha festeggiato il compleanno, una dedica al presidente Marco Bianchini che mi ha sempre voluto a Salerno”. Così Roberto Negri, ultimo arrivato in casa Alma, autore dei primi gol in serie B, festeggia la vittoria granata sul Saviano. “Vale doppio, forse triplo, ci fa fare passi da gigante in chiave salvezza”, conclude Negri. Al Pala Tulimieri il derby finisce 6-5 per la squadra di mister Mainenti che rimonta tre volte e poi sorpassa con Vuolo, ancora “jolly” delle partite casalinghe, autore della zampata decisiva a 55 secondi dal termine. E’ un derby di cerotti e sacrificio: dei quattro giocatori infortunati, l’Alma recupera soltanto il portiere Mimmo Marchesano e Rino Santoro, mentre il capitano Giuseppe Peluso (caviglia) e Matteo Petolicchio (acciacco muscolare) sono costretti al forfait. La partenza è choc per la squadra granata: l’Alma fraseggia e lo fa male, non affonda, arretra e si fa bucare. Al 4’, infatti, Saviano è già in vantaggio con Melise, il numero 10 neroverde. Al 5’, Danilo Spisso ha sul piede destro il pallone del possibile 1-1: l’attaccante dell’Alma vince il duello con l’ex gemello del gol, Luigi Calabrese, ma a tu per tu con il portiere ospite non angola il tiro. Al 7’14” arriva la doccia gelata: Melise recupera il pallone a metà campo e mira all’angolo basso alla destra di Marchesano; il portiere granata respinge ma Calabrese, ex di turno, trova il micidiale tap-in dello 0-2 e festeggia senza esultare. Il tecnico dell’Alma Nando Mainenti striglia la squadra nel time out ma la squadra salernitana non si sveglia, anzi Marchesano è costretto agli straordinari (respinta con la mano sinistra aperta) per negare il terzo gol al Saviano, che conclude con Russo, il capitano. Serve una scossa, un episodio favorevole per sbloccarsi. L’Alma lo trova ma l’episodio è anche figlio di una tattica diversa. I granata improvvisamente intuiscono e soprattutto decidono di “andare a prendere” Saviano nella sua metà campo, portando pressing altissimo. In questo modo, al 14’10”, strappano ai neroverdi ospiti la rimessa laterale: Spisso e Vuolo combinano per Mansi che scarica in rete, appostato sulla linea di porta. Trenta secondi dopo, l’Alma Salerno fa 2-2: Mansi è coraggioso e va in pressing solitario sul portatore di palla del Saviano, soffia il possesso e scarica subito alla propria destra; il rifornimento è immediato per Roberto Negri, uno degli ultimi arrivati in casa Alma. “La matricola” non si fa pregare: ha cuore e soprattutto lucidità da veterano e tira di prima intenzione, alle spalle di Esposito. Poi salgono in cattedra i portieri: al 18’, Marchesano fa il miracolo (piede e petto) per frenare l’imbucata di Melise e a 1’50” dal termine, il dirimpettaio Esposito alza la mano destra d’istinto per respingere il tiro di Spisso destinato all’incrocio dei pali.
Si va al riposo sul 2-2 ma ad inizio ripresa l’Alma Salerno replica l’avvio sonnacchioso del primo tempo. Perde metri, lascia l’iniziativa al Saviano e la beffa è dietro l’angolo, anzi una conseguenza: dopo i miracoli di Marchesano (al 3’20” volando alla propria destra per respingere il sinistro d’incontro di Russo liberato da Calabrese e dopo 35” per respingere il tiro di Calabrese liberato in corridoio), al 4’50” si arrende al diagonale di Melise. E’ tutto da rifare: 2-3 per il Saviano. Rosello può fare 3-3 dopo il triangolo stretto con Sellitto ma Esposito dice no. Quando tutto pare compromesso, ci pensa ancora Roberto Negri a riportare a galla l’Alma Salerno. Il suo gol è una magia, per preparazione ed esecuzione: dribbla Calabrese, si porta rapidamente il pallone da sinistra a destra e scarica all’incrocio con un tiro imparabile. La svolta pare vicina ma all’11’21” Melise non perdona e al 12’, dopo un calcio di punizione accordato al limite dell’area per fallo di Spisso, De Luca trova il 3-5 per il Saviano. L’uno-due ammazzerebbe un toro ma non l’Alma: con il cuore di tutti, i muscoli e il sacrificio di Raffone e Sellitto, l’Alma trova proprio con Raffone, smarcato da Sellitto, il guizzo che riporta i granata ad un passo dal 5-5 che poi acciuffano con Mansi. Che ha il merito di provarci, di tirare e di non farsi ingolosire dal fraseggio ad oltranza. C’è luce, Mansi vede lo specchio e tira col destro dal limite dell’area. Il pallone è leggermente “sporcato” da una deviazione e finisce alle spalle di Esposito. E’ il 17’42”, mancano più di 2’, un’eternità. Si gioca sul filo dell’equilibrio e dei falli, perché il sesto porterebbe una delle squadre al tiro libero. Senza Calabrese, infortunatosi all’alluce sinistro dopo uno scontro di gioco, Saviano inserisce anche il portiere di movimento ma l’Alma che non sfrutta il primo contropiede, è micidiale nella seconda ripartenza: Vuolo-Mansi-Vuolo e il 6-5 è servito. A pochi istanti dallo scadere, arriva anche l’espulsione di Melise per fallo su Spisso. Con dieci punti in classifica e sempre in attesa della pronuncia del giudice sportivo che dovrà decidere sul ricorso inoltrato dalla società granata dopo il pareggio di Ortona, l’Alma Salerno trascorrerà una settimana serena, di studio e lavoro, in attesa della seconda gara consecutiva al Pala Tulimieri, sabato 12 novembre alle ore 15 contro la corazzata Ostia Lido.
5 novembre 2016 Ufficio Stampa