Ogni settimana a ripetere il nostro progetto, la nostra idea di integrazione, il nostro concetto di fair play. Dedichiamo tempo, parole e pensieri che inevitabilmente sottraiamo ad altre attività. Fortunatamente siamo tenaci, non ci scoraggiamo, siamo sostenuti da una grandissima voglia di contribuire alla crescita del movimento del calcio a 5 campano. Lo facciamo perchè crediamo nella forza educatrice dello sport, nella forza aggregante, al di là delle condizioni sociali o economiche, di un pallone.
Ci sono giorni nei quali però ci viene voglia di mollare tutto, perchè sembriamo catapultati in un labirinto, perchè nonostante l’impegno, le energie fisiche, mentali, economiche spese sembriamo sempre ritornare al punto di partenza. Snervante. Ogni giornata un evento, un sospetto, una parola che cancella progressi raggiunti con tanta fatica. Un’ora che cancella giorni di lavoro.
Ci siamo interrogati, ci siamo chiesti se è il caso di andare avanti così. Non è quello che vogliamo fare, non siamo dei Don Chisciotte, il nostro impegno è reale e tangibile, non lottiamo se il nostro avversario è un mulino a vento. Credevamo che avere una squadra “senior” servisse da riferimento alla juniores, invece quasi quasi sarebbe meglio che i nostri ragazzi non vedessero quello che accade nella partite degli “adulti”.
Adulti, una parola che presuppone consapevolezza dei propri gesti, maturità, dignità. Noi francamente in questo scorcio ampio di campionato, con tanti atleti scesi in campo, di adulti ne abbiamo visti pochi. E alcune riflessioni iniziano a balenarci nella testa. Forse è necessario canalizzare le energie solo sulla Juniores per far “crescere in maniera sana” l’intero movimento? Forse sarà questo ciò che faremo il prossimo anno, in barba a tutte le belle parole di dirigenti, arbitri,tecnici e federazione? E’ l’unico modo per adempiere veramente alla nostra mission, o almeno tentarci? E’ l’unico modo per uscire dal labirinto?
Comunicato stampa United Colours of Futsal
In aggiunta al comunicato, le dichiarazioni del presidente dello United Colours Enzo Imperatore: “Stiamo riflettendo in maniera profonda su questo aspetto per dare un segnale forte. A noi non interessano i risultati sportivi, abbiamo mandato via giocatori di alto livello perchè mostravano segnali di insofferenza quando i patti erano chiari fin dall’inizio. Il problema non sono i ragazzi, ma i dirigenti che li distraggono facendoli ritrovare a 32-33 con guadagni di pochi centesimi. Noi rispettiamo questa politica ma non la condividiamo. Inoltre non ci piace che si arrivi ad episodi come quello con l’Ottaviano: vogliamo fare sport alla nostra maniera, ma forse con le squadre dei “grandi” non è possibile e per questo si potrebbe continuare il progetto soltanto col settore giovanile, perchè solo lì si può fare educazione. Abbiamo messo questo tema all’ordine del giorno nel prossimo consiglio direttivo, per noi lo sport è un modo di crescere e non un do ut des che ogni volta si viene a creare. Non vogliamo combattere contro i mulini a vento: decideremo se continuare sulla via che stiamo percorrendo in maniera ancora più determinata oppure se limitarci al settore giovanile. Non ci piacciono i comportamenti antisportivi ed il fatto che non ci sia collaborazione da parte della Federazione. Stasera ad esempio abbiamo una partita importante della Juniores, ma abbiamo messo fuori squadra il giocatore migliore per degli atteggiamenti irriguardosi che ha avuto nell’ultima gara: questo è il nostro modo di fare, i valori vengono prima dei risultati. Saremo coerenti fino alla fine, abbiamo praticamente smembrato la squadra per esserlo e non ci importa se ora lottiamo per non retrocedere. Non vogliamo essere da esempio per nessuno, ma solo continuare sulla nostra linea”.