Noi abbiamo il dovere di stare nel mezzo. Sempre. E? il nostro ruolo, quello di cercare la via del dialogo, di stigmatizzare fin quando si pu? episodi spiacevoli. Ma siamo anche cronisti, cerchiamo di raccontare i fatti, gli sfoghi di un allenatore, di un dirigente, di un giocatore. Fa parte anche della realt?, lo possiamo dire in maniera corretta, commettiamo degli errori, rispettando chi sta dall?altra parte. Vorremmo rivivere l?atmosfera da palasport che il calcio a 5 dovrebbe insegnarci, quel futsal sport d??lite a cui tutti dovremmo ambire, ma pi? passano gli anni e pi? il sogno da realt? si trasforma in illusione. Ci sono stati miglioramenti, passi avanti nei rapporti tra i club. Piccoli e importanti, talvolta, per?, nemmeno uno.
Purtroppo l?acredine cresce, dopo un match, dopo un gesto, dopo una frase. C?? la voglia di legarsi tutto al dito, tanti anelli di odio che si spezzano nel posto sbagliato. All?interno del campo. Non chiedeteci il perch? e quali misure si possano adottare per mettere il bavaglio a chi non ? in grado di gestire le emozioni di una sconfitta e di una vittoria, generando reazioni spropositate in entrambe le direzioni. Dovremmo sfoderare un qualunquismo mediatico che un po? appartiene al dizionario delle frasi fatte, alla nostra categoria, da giornalisti e intervistati.
C?? qualcosa che va oltre la possibilit? di intercedere con l?adrenalina incontrollabile di tutti coloro che vivono una partita. La provocazione ? pari alla reazione, l?andata ? uguale al ritorno, come quanto accaduto magari l?anno prima non ? stato dimenticato l?anno dopo. A volte ci imbattiamo in una catena dove qualsiasi parola potrebbe risultare fuori posto. Abbiamo comunque il dovere di provarci, sperando che le societ? non debbano fare i conti con ammende incredibili, squalifiche del campo, che non si debbano vedere sputi e testate in faccia, schiaffi, pugni e via discorrendo. Non ci riusciamo, chi di dovere rifletta, pu? darsi che l?anno venturo abbia la possibilit? di esibirsi in un altro club, poi ci sar? un presidente che perder? lo stimolo per andare avanti, la passione e il palasport rester? vuoto. Quando l?antipatia ? pi? forte della saggezza il rischio ? il fallimento. Chiss? chi avr? ragione.