Quel "lascia stare" collettivo che mi dicono da giorni in tanti, effettivamente ha una sua ragion d'essere, ma dopo quasi 20 anni di lavoro son dovuto purtroppo scendere a livelli di volgarità su un social network e me ne scuso ancora una volta, e pubblicamente, per rispondere a tono ad un signorino che si augura di vedermi percosso da altri e, anzi, sarebbe addirittura inutile perchè il mio sfintere anale è così venduto che non proverei nulla e che i porci avrebbero più dignità del sottoscritto. Questo pensiero, non citato dai miei generosi colleghi in un recente editoriale, senza far capire di cosa si stesse parlando, è stato espresso da Roberto Tortora (citazione della fonte), ragazzo del quale giornalisticamente ho anche stima, manifestata a lui in privato e ai suoi colleghi più stretti. Evidentemente nel suo essere già arrivato come Giornalista a differenza del sottoscritto, nel suo affermare "il calcio a 5 come non lo avete mai visto" nei primi servizi con la sua firma (evidentemente si era perso qualcosa, come la sfida degli Europei 2010 tra Italia e Repubblica Ceca dove scrisse nel suo articolo che nulla era accaduto secondo lui nei due tempi supplementari. Nulla, perchè non si giocarono e si andò direttamente ai rigori. Appunto il calcio a 5 come non lo avete mai visto…), ha covato anno dopo anno questo sentimento che va al di là del rancore, della concorrenza, è quel sentimento di… insomma è chiaro. Ma lui è un predestinato, glielo auguro, è ancora giovane e ha le doti per fare bene in questo lavoro.
Mi accontento di aver costruito un mondo dell'informazione sul calcio a 5 con le nostre trasmissioni da 12 anni al quale, giustamente, un'altra emittente si è accodata per cercare di farci concorrenza e ogni anno ci si misura su chi magari è più bravo o meno e questo lo fanno spesso i numeri, non lo inventiamo noi. Purtroppo il dilettantismo non fa comprendere però a qualcuno che ciò che facciamo non è uno scherzo, ma una piccola impresa e, almeno il sottoscritto fa questo tutta la settimana, cercando ogni anno di far quadrare i bilanci e soprattutto provando a spendersi nella direzione della massima visibilità per i club.
Se per la seconda volta smascheriamo quello che si reputa un giornale d'informazione sul calcio a 5 e la TERZA emittente della Campania (forse per metri quadrati), c'è una ragione ben precisa e non è spiegata dal qualunquismo disinformato che vogliono i miei più bravi colleghi con una disamina che rasenta il ridicolo più del loro copia ed incolla. Ho letto più volte quell'editoriale, ma non avendo la competenza per capirlo (ultimo della classe), francamente me lo sono fatto spiegare.
Dunque, la cosa più semplice da sottolineare rispetto a tutta quella divertente considerazione iniziale e lezione giornalistica che ci hanno dato, apparsa sul loro sito, è che la fonte di cui loro parlano andrebbe in realtà citata (allora risultati tratti da punto5.it?), ma non mi sembra che sia stata mai citata (forse avevano difficoltà a scrivere il nome del nostro portale (magari facevano brutta figura) o probabilmente gli sarà sfuggito. Questo non si fa solo al mio piccolo paesello (leggi Tortora) dove non mi conosce nessuno (caro Giornalista, abito a Quarto e per rapporti a….i ricevo tutti i giorni ore pasti, a te lo sconto per infermità mentale ndr).
E poi quell'osservazione sulla quale i nostri lettori ora dovranno preoccuparsi sul fatto che possiamo inventarci d'ora in avanti i risultati. E' proprio il massimo. Davvero un timbro di comicità da Zelig. C'è sempre quel senso di giustificazione volendo ribaltare la cosa, invece di fare silenzio solo appena un po', perchè se si reputano dei professionisti, come lo sono essendo la TERZA emittente della Campania, dovrebbero essere in grado di raccogliere almeno dei risultati. Ed invece… "Ma vi rendete conto? Abbiamo copiato dei risultati e che fa? Quale colpa mai abbiamo commesso?"… Una risposta che si classifica da sola.
Ho solo difeso il lavoro di un ragazzo che sta facendo un percorso giornalistico con il sottoscritto e allo stesso ragazzo che da mesi mi faceva notare questa cosa (non è di un sabato) ho detto di lasciare perdere fin quando si stava scocciando. E allora sono intervenuto per dare anche un messaggio. Quello che facciamo non è uno scherzo, ribadisco, per loro forse si (copiare che fa, che male abbiamo fatto, le mani nella marmellata… neanche un bambino di quinta elementare dava una risposta simile…).
Per noi è un lavoro serio e io lo difendo e se non ci rispettano sul lavoro, abbiamo tutto il diritto di marcare le differenze, di far capire alle società con le quali ci sono rapporti di collaborazione chi si spende per loro e chi no. E' il gioco delle parti e chi sbaglia si assume la responsabilità dei suoi errori e fa i conti con il suo pubblico. Quindi chiedano scusa ai loro lettori e non tirino in mezzo i nostri perchè, per fortuna, i nostri sanno con chi hanno a che fare. I loro, invece, ogni tanto hanno una sorpresa a quanto pare.
In merito alla questione Marianella, comprendo le ragioni che spinge un sito che non si è mai occupato di un club (il Marianella appunto), che non ha mai trasmesso in tempo reale una partita dei turni infrasettimanali di C1 (infatti le partite del mercoledì vengono trasmesse il martedì successivo a differenza nostra che realizziamo gli speciali). Ribadisco, di comprendere le ragioni che hanno spinto a pubblicare un video in anteprima con tutti i diritti che vogliono. Le capisco, ma proprio non le trovo. In un mondo dove già sponsor ce ne sono pochi, il dispettuccio non lo fanno a noi di Punto 5, ma a quel club che magari la prossima stagione avrebbe potuto avere un interesse a contattare anche loro per le riprese televisive. Vedendo il video mandato prima di uno speciale in Tv, senza sponsor ovviamente, non è stata forse una mossa così furba. Insomma, un'altra analisi fatta da esperti di marketing.
Apprezzo il fatto (come minimo) che abbiano avuto il buon gusto di dissociarsi da colui che resta un loro collaboratore e capisco che a voi faccia comodo che i panni sporchi si lavino in famiglia. Peccato che questo proverbio intenda altro (Proverbio inteso a segnalare l'inopportunità di portare a conoscenza di estranei tutto ciò che potrebbe esporci alle loro critiche ed anche a disonorarci). Dunque, per capire, perchè anche qui non ci sono arrivato da solo, ma ho dovuto fare un consulto: un signore come Tortora mi offende nella becera maniera a tutti nota e i panni sporchi si lavano in famiglia. Quindi io faccio parte della stessa famiglia e posso decidere la punizione corporale, a cui lui teneva tanto per il sottoscritto, da adottare? Almeno tenetemi aggiornato sugli sviluppi e su quelle famose dinamiche. Ci tengo.
Comunque, da ultimo della classe, come mi avete simpaticamente definito, orgoglioso di esserlo perchè fin quando i primi siete voi campo cent'anni, dico che nella vita chi ha cultura, chi ha un'identità, chi ha rispetto, non si dissocia, ma prende posizione il giorno dopo. Se un mio collaboratore avesse scritto un'infamia così grande del direttore di un giornale avverso, il sottoscritto non si sarebbe mai permesso di scrivere un frase ipocrita come quella che leggo… "Evidentemente ognuno può esprimere la sua opinione, assumendosene la responsabilità". No, se uno avesse scritto quello che ha detto il signor Roberto Tortora, collaboratore di Calcio Five, io mi sarei umiliato, vergognato e lo avrei preso a pedate, condannando pubblicamente e privatamente quelle parole così vigliacche e figlie dell'odio e del veleno. Tranquilli, rimanete sul piedistallo della parola dicendo che non ce ne saranno altre. Forse è meglio. Questa non è una vicenda povera, per noi è importante: l'offesa della dignità di una persona, la mancanza del rispetto del lavoro altrui, non è qualcosa che si può confinare in due frasi e ciò che voi volete far apparire salendo sul carro del "Ma che colpa abbiamo noi?". Perchè chi è dalla parte due volte del torto, gli fa comodo due volte far passare tutto come niente. E allora va bene così, in questi ultimi 5-6 anni (da quando è arrivata la concorrenza) invece di crescere in maniera sana, ne ho sentite e viste talmente tante alle mie spalle che dovrei vivere sotto un ponte. A proposito di numeri, visto che non avete capito neanche l'ironia del compito di matematica, da ultimo della classe, mi fa piacere ricordare che quest'anno Punto 5 e, lo dico con un pizzico di orgoglio, è il quarto programma mondiale più visto sul calcio a 5. Volete sapere chi è il terzo? Basta aspettare un simpatico comunicato il martedì pomeriggio…
Vorrei chiudere questo editoriale ricordando le parole di due giornalisti che partendo dalla gavetta, con tanti sacrifici, hanno raggiunto risultati importanti. Sono persone alle quali io guardo con ammirazione cercando sempre di imparare qualcosa da chi ha molta più esperienza di me. Parole espresse in occasione dei dieci anni di Punto 5 e della prima edizione dei Futsal Awards che speriamo di riprendere. Il calcio a 5 è una grande passione, per tutti, difficile raggiungere i risultati con situazioni che evolvono e cambiano ogni anno, ma noi, con Punto 5 crediamo di aver fatto qualcosa d'importante per questo movimento in tanti anni, anche agli occhi degli altri e questo nessuno, proprio nessuno, ce lo può togliere.
LUGLIO 2009
Se tutta Napoli, non solo quella sportiva, si è accorta che per la prima volta nella storia, tre formazioni della nostra città di calcio acinque risultano iscritte al campionato di serie A, lo si deve all'impegno di fabio morra, non me ne vogliano dirigenti e calciatori di queste squadre che hanno profuso energie economiche e fisiche ma credo che il vero motore di questo sport in campania sia proprio il mio collega. E' a lui ed a tutto il movimento che auguro le migliori fortune, nella speranza che la prossima serata di festeggiamenti non sia dedicata alle promozioni ma, perchè no, alla vittoria di uno scudetto.
Ad maiora
Carlo Alvino
Il calcio a cinque sta regalando grandi soddisfazioni ai tifosi napoletani. Tre squadre in serie A rappresentano un risultato d'eccellenza che ha pochi precedenti nella storia centenaria dello sport a Napoli. Un gala dedicato all’intero movimento di questa bellissima disciplina sportiva è il modo migliore per celebrare la stagione che si conclude. I Futsal Awards rappresentano l'occasione migliore per ringraziare atleti, dirigenti e arbitri per l'impegno e per la passione.All'amico e collega Fabio Morra l'augurio di continuare negli anni a essere la voce del calcio a cinque in tivù e a rendere il gala dei Futsal Awards sempre più speciale.
Toni Iavarone