Final Eight Serie A Elite, Gayardo-gol, Isolotto in festa: Lazio ko

Per la prima volta nella sua storia, l’Isolotto vince la Coppa Italia. Lo fa battendo la Lazio con il minimo sforzo e un solo gol, segnato ad inizio ripresa da Gayardo, premiata migliore giocatrice della competizione. Primo successo anche per il tecnico Daniele D’Orto, l’unico ad aver vinto sia nel femminile sia nel maschile, nel 2011. 

Partita noiosa nei primi minuti, dove non succede praticamente nulla. Troppo contratte le due squadre, che pensano più a difendere con ordine anziché attaccare rischiando la giocata. L’equilibrio viene rotto al 13′, con Argento che – dopo un time out chiamato dalla Lazio per riordinare le idee – colpisce l’esterno. Più tardi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Pomposelli impegna dalla distanza Giustiniani. A fare la partita è in realtà l’Isolotto, che però non è pericoloso prima del 15′, quando Martin Cortes calcia a botta sicura su Vecchione, la palla rimane lì e Iannucci è provvidenziale sull’accorrente Dayane. L’Isolotto accelera e sfiora il vantaggio: rimessa laterale battuta da Xhaxho per Martin Cortes, che con il tacco sfiora un gol capolavoro.

Nella ripresa, la prima occasione è sui piedi di Martin Cortes, ma Vecchione para in uscita bassa. La Lazio risponde con un’azione tutta di prima nata da una rimessa laterale di Pomposelli per Benvenuto, lancio lungo per la rincorsa di Argento che di piatto al volo impegna Giustiniani. Ma il vantaggio – o meglio, il gol vittoria – lo sigla l’Isolotto con Gayardo: al 6′, la giocatrice controlla il pallone con la suola, supera Muzi e poi batte con il destro il portiere. Dal 10′ in poi, le toscane si trovano costrette a giocare con il peso del quinto fallo sulle spalle, ma senza mandare al tiro libero la Lazio. Il risultato non cambia: Mannino chiama il time out a 2’30” dalla fine per inserire Agnello portiere di movimento, con il quale le biancocelesti vanno vicine al pari, ma Giustiniani para la botta dalla distanza di Ana Alves. Nel finale, Cortes sfiora gol dopo un errore clamoroso di Pomposelli. È la fine dei giochi: la Lazio non ne ha più, l’Isolotto può festeggiare la prima Coppa Italia della sua storia.