Il presidente Petrucci, dopo la richiesta della Lega, dichiara concluso il campionato dopo 22 giornate, congelate promozioni e retrocessioni: “Tenuto conto della salute pubblica, del prolungarsi delle misure d’emergenza e dei conti economici delle squadre”.
Ora c’è l’ufficialità: la Serie A italiana chiude i battenti, arrendendosi definitivamente all’emergenza coronavirus. Ecco il comunicato federale che sancisce una decisione attesa da giorni: “Il Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Giovanni Petrucci, considerata la determinazione della LBA (la Lega Basket, ndr) di demandare ogni e qualsivoglia decisione in merito alla chiusura anticipata della stagione 2019/2020 e sentito per le vie brevi il Consiglio Federale, dichiara concluso il Campionato di Serie A. Tale decisione è stata presa a seguito della perdurante emergenza epidemiologica da COVID-19 su tutto il territorio nazionale. La FIP è determinata a tutelare la salute di atleti, tecnici, arbitri, dirigenti, di tutti coloro che partecipano all’organizzazione delle gare dei campionati e delle loro famiglie. Considerato che dai DPCM e dalle Ordinanze emesse, fino a questo momento, dal Governo e dalle Regioni non emergono date certe circa la possibilità di ripresa dell’attività sportiva in condizioni di totale sicurezza, non si può pensare che si svolgano gare di basket sul territorio nazionale, ed in particolare nelle zone geografiche più colpite dall’epidemia. Dal Governo, dalle Regioni e dalla scienza, inoltre, arrivano precise e stringenti indicazioni che riguardano il distanziamento sociale. Misure impossibili da attuare per uno sport di contatto come la pallacanestro. È noto, altresì, che molte Società hanno autorizzato la partenza verso il loro Paese di origine di molti atleti di cittadinanza straniera. È dovere, quindi, della FIP assumere ogni iniziativa che possa tutelare le proprie affiliate ed i propri tesserati. Dichiarare conclusa l’attuale stagione sportiva permette ai club ed ai tesserati di adottare tutti quei comportamenti necessari ad evitare ulteriori costi da sostenere in assenza di attività. La FIP ritiene di adottare questo provvedimento anche in considerazione dell’impossibilità di disputare le gare alla presenza di migliaia di appassionati, patrimonio fondante del movimento cestistico italiano. Queste sono le ragioni poste alla base della decisione di dichiarare concluso il Campionato di Serie A maschile per la stagione 2019/2020”.
La serie A è ferma, di fatto, dal primo di marzo. Si sono giocate 22 giornate (quindi fino alla settima di ritorno) prima della sospensione per coronavirus. Sono saltate quindi 12 giornate di stagione regolare più i playoff. In queste settimane, inizialmente, non tutte le squadre erano per la chiusura definitiva, poi col passare del tempo si sono allineate vista anche l’impossibilità, sempre più chiara, di non poter più giocare a porte aperte (senza incassi, giocare implicava solo costi e non entrate economiche). Nel frattempo oltre 50 giocatori stranieri hanno lasciato l’Italia, rendendo di fatto impossibile la ripresa. La Virtus Bologna aveva proposto di completare la stagione in corso da luglio in poi, ma la proposta è stata bocciata dalla Lega Basket. Lunedì, con una lettera, le due bolognesi avevano chiesto alla Lega di non prendere alcuna decisione per il rischio di cause legali di varia natura da parte di sponsor e abbonati. La Lega ha però demandato la decisione sulla chiusura alla Fip che ne ha preso atto ed è arrivata a sancire la fine stagione, con il conseguente congelamento di promozioni e retrocessioni. E in attesa di sapere quali e quante squadre saranno al via la prossima stagione.