Se ne è andato Umberto Fornito, storico proprietario dell’Antica Pizzeria Frattese. Negli ultimi anni commissario di campo, ma per noi legato all’immagine di quell’Afragola storia del futsal campano. Perché di quel gruppo era parte integrante e tifoso, perché tutti andavano da lui, come un rito magico rimasto negli anni. L’avvocato Edoardo Chiacchio con la sua marinara, gli amici di sempre che hanno trovato un punto di riferimento costante. Tra questi, Gregorio Martino, capitano di quella Afragola che lo ha ricordato così sui social.
“È difficile in questi momenti esprimere un pensiero, ma da parte mia verso te credo sia più che doveroso. Ho giocato per tanti anni, e chi mi conosce lo sa. Ho avuti tantissimi presidenti che non mi hanno fatto davvero mancare nulla. Ma nessun presidente è stato mai importante quanto te. Da subito non mi hai fatto mancare nulla, dall’aspetto economico a quello materiale facendomi addirittura firmare un contratto, che, per l’affetto che ci legava, ci lega e ci legherà in eterno, è stato per me quello più importante. Oltre all’aspetto economico, come portafortuna, hai preteso che ogni venerdì sera, giorno prima della partita, insieme alla mia famiglia dovessi venire in pizzeria per mangiare una pizza. È stato così per tanti anni, non vedevamo l’ora che arrivasse il venerdì per venire da te. Era sacro! Ora che ci hai lasciato, che mi hai lasciato, sento dentro un vuoto incolmabile. Ripercorro tutti i momenti vissuti insieme, come questo quando, insieme ai miei fratelli che questo sport mi ha regalato, abbiamo passato una delle serate più belle e divertenti di sempre. Avevi nella tua storica pizzeria, le maglie di tutti i campioni del calcio che conoscevi e tra le tante una sera vidi anche la mia al che ti chiesi cosa ci facesse la mia maglia appesa tra quelle dei campioni e tu con il tuo sorriso mi rispondesti: “Capità era impossibile che non ci fosse anche la tua”. Sei stato oltre al mio presidente un punto di riferimento per me. Negli ultimi anni ho avuto l’onore di vestirti per vari campionati e manifestazioni in giro per il mondo. Mi hai portato con te a Las Vegas indossando alcuni dei miei capi fatti per te con il cuore. Mi hai distrutto Umbè, come un fulmine a ciel sereno. Quando ho smesso di giocare hai continuato a pretendere la mia presenza ogni venerdì e questo non lo dimenticherò mai. Avevi l’arte nelle mani, non sapevi più dove mettere trofei, ti sei sempre superato in tutto e per tutto. Quanti ricordi Presidè, che mi distruggono dentro, ma che allo stesso tempo mi aiutano a ricordarti così come ti ho conosciuto, con il sorriso di sempre. Porterò con me anche l’ultimo torneo vinto insieme all’Oasis, quando insieme a questi baldi giovani in foto trionfammo e ci onorasti non solo con la tua presenza ma anche con una grande pizza come solo le tue mani sapevano fare. Che dirti più Umbè, spero che lassù sarai più sereno. Dai forza a tutti noi alla tua famiglia e soprattutto ad Orsola. Dai a lei la forza di portare avanti, come sta facendo, l’impero che hai costruito tu. Sarai per sempre nel mio cuore. Con il cuore distrutto e l’anima in lacrime. Il tuo Capitano per sempre“.