Sul trionfo rossoblù la parola incisa potrebbe essere sacrificio. Lo spirito di squadra che ha suggellato il trofeo di Cercola per il Futsal Barra è forse la chiave della tre giorni trascorsa. Il giusto, questa volta più che mai rispetto alla ridondante prassi, mix di giovani e calcettisti d’esperienza. Amirante e Campano che vincono ancora: era successo alla Parthenope appena un anno fa insieme ad Attanasio, zio per il primo e amico fraterno per il secondo. Guarda caso eliminando in semifinale proprio il centrale, perno del Sorrento, insieme ai compagni. Arrivi due volte ai rigori, superi il turno pure grazie alle manone di Esposito, ed all’ultimo respiro la decide Follo. Nemmeno un mese fa era stato l’innesto dicembrino insieme a Lo Giudice, le prime due non le aveva giocate per la bronchite. Se non ha significato qualcosa questo. Dietro il lavoro di un gruppo di amici, la dirigenza, che ha orchestrato tutto nel migliore dei modi in vista della kermesse per coach Selcia e i suoi. A partire dal presidente Andrea Sica.
“Forse la parola chiave è anche amicizia – dice, – è proprio da questo sentimento che nasce il Futsal Barra. L’amicizia che mi lega a Claudio Poliselli, Enzo Russo , Orazio Terracciano, Giuseppe Poliselli e non ultimo mister. Questo il motore che ci ha permesso con tanti sforzi di raggiungere un obiettivo così importante. Il sacrificio lo percepisci di meno quando si lavora in un ambiente come il nostro, veramente una famiglia. Follo era scritto nel destino? Non sapevamo se Roberto ce l’avrebbe fatta e per quanto, non solo lui ma l’impegno di ognuno dei ragazzi è stato decisivo. Pensare a Salemme che si è fatto da parte proprio per l’autore del goal, lui che più di tutti avrebbe meritato di giocare l’ultimo atto”.
Per la famiglia Poliselli, il diggì Claudio ed il team manager Giuseppe, inevitabilmente il pensiero è andato su al cielo per il nipote Francesco Pio scomparso prematuramente. “Una dedica alla mia famiglia che mi è sempre vicina e al piccolo Francesco Pio – le parole di Claudio. – Inoltre un figlio di Barra sta lottando per la vita: Luigi Perna da sempre legato ai colori rossoblù (di recente ha vestito la maglia del Punto di Svolta in D), l’augurio è di vederlo presto di nuovo tra di noi. Le emozioni del gruppo? Tra noi c’è un rapporto fraterno. Io, Andrea, Vincenzo ed il vicepresidente Orazio ci capiamo con uno sguardo e ci supportiamo a vicenda. Abbiamo scelto delle chiocce fantastiche. Da applausi il contributo di Borriello in campionato e queste prestazioni di Starace e Campano, rispettivamente 38 e quasi 48 anni”.
“Andrea e Claudio e la dirigenza tutta meritavano una serata del genere – chiosa il ds Vincenzo Russo, – c’è un rapporto leale e sincero. Come loro, pure i nostri tre senatori che rappresentano la storia della disciplina: Alessandro, seppur infortunato, ha sofferto in prima linea con noi; Luigi veniva da un periodo non positivo ed è stato una scommessa vinta; il Cobra è fuori categoria e nessuno come lui ha dato lustro al futsal nella nostra regione. L’esperienza era ciò che mancava rispetto all’anno passato. Ed ora proveremo a mettercela tutta nella fase nazionale, onorando la competizione”.