Riceviamo e pubblichiamo una mail di Alfredo Tramice, tesserato del Futsal Gladiator.
Spett.le redazione, sul caso Futsal Gladiator-Acacie Casavatore di sabato scorso ne ho sentite di cotte e di crude, e mi sento in dovere di intervenire, in primis come testimone diretto dei fatti che sostava accanto al cancello divisorio tra zona antistante gli spogliatoi e zona riservata ai tifosi, poi come tesserato del Futsal Gladiator.
Caro direttore, mi conosci ormai da più di 20 anni, conosci il mio essere obiettivo, conosci il mio interesse ad essere quanto più imparziale possibile e conosci anche che quando c’è da riconoscere un errore sono il primo ad ammetterlo.
C’è da fare un po’ di chiarezza su ciò che è accaduto a 3 minuti dal termine della gara:
Parto dal presupposto che tutto quello che accade sul rettangolo di gioco deve necessariamente terminare là a fine gara.In campo si deve lottare, possibilmente con mezzi leciti, affinchè si ottenga il risultato sperato.Il Futsal Gladiator sabato ha giocato in modo perfetto (e aggiungo, a difesa dei miei compagni, perfettamente lecito) ottenendo sul campo il risultato ineccepibile di 7-1 – e credo che gli amici di Casavatore non abbiano nulla da ridire su questo. Che poi sul finale ci possa essere stato qualche atteggiamento discutibile in termini verbali tra 2 calcettisti delle due formazioni, questo non lo nego, ma che poi il Sig. Pezzella sia caduto nella provocazione, mettendo le mani in faccia al nostro tesserato e iniziando uno show personale, questo purtroppo non lo si può più giustificare.
C’è da dire che, come avviene su tutti i campi, il pubblico ha accompagnato l’espulsione del Pezzella con cori e insulti, il quale non contento, non solo rispondeva a tali insulti nell’uscire dal campo, ma all’invito, non certo cordiale, del nostro presidente ad entrare negli spogliatoi, lui rispondeva con ulteriore mancanza di rispetto, il tutto sotto gli occhi del presidente Caturano, il quale anziché accompagnare personalmente il giocatore negli spogliatoi permetteva che lo stesso invitasse i tifosi di casa ad un “singolar tenzone”. I tifosi, naturalmente, accettavano di buon grado tale invito, accalcandosi al cancello divisorio, ahimè dove sostavo. Non contento, il Sig. Pezzella, di mole non certo ordinaria, si divincolava violentemente dal nostro povero buon magazziniere (cardiopatico) che cercava invano di accompagnarlo negli spogliatoi e si beccava anche uno schiaffo in pieno viso. Da qui lo scavalcamento del cancello di uno (e ripeto unico scavalcatore) tifoso di casa, ovvero il figlio diciannovenne del magazziniere che alla vista della scena cercava immediata vendetta affrontando il Pezzella (2 volte più grosso) e arrivava alle mani con lui.
Da questo momento i tifosi di casa, furiosi, avevano creato un muro all’esterno del cancello e qualcuno aveva anche cercato di salire tale cancello non riuscendovi per l’intervento di 4-5 dirigenti di casa (tra cui Viglione).
In quel preciso istante accadeva qualcosa di indescrivibile (come riportato dal nostro allenatore Sparaco), quasi tutti gli elementi della squadra ospite circa 8-9 si prendevano la briga di uscire dal campo e aggredire il figlio del magazziniere, nonché darsele di santa ragione, attraverso le grate del cancello, con i tifosi accorsi all’esterno (sembrava una scena del film RESIDENT EVIL dove gli zombi cercano di “acchiappare” i sopravvissuti attraverso le grate di un cancello facendolo traballare e questi ultimi che cercano di distruggere e macinare braccia e mani con tutti i loro mezzi a disposizione)
– SFIDO CHIUNQUE A DIRE CHE STO DICENDO QUALCOSA DI NON VERITIERO –
A NESSUN ALTRO TIFOSO E’ STATA DATA LA POSSIBILITA’ DI ENTRARE ALL’INTERNO DELLO SPAZIO ANTISTANTE GLI SPOGLIATOI, GRAZIE AI DIRIGENTI DI CASA
Poi dopo è normale che i tifosi sono rimasti fuori minacciando la squadra ospite, che il nostro presidente era incazzato nero (sfido chiunque a non esserlo) e che per ristabilire la calma sono dovute intervenire ben 2 volanti dei carabinieri ed una dei vigili.
Alla fine dirigenti e giocatori ospiti sono andati alle loro macchine accompagnati da alcuni dirigenti di casa e forze dell’ordine, senza alcun danno fisico a persone o mezzi (mi è parso di vedere uno sputo volare dal lato dei tifosi e diversi insulti, che non giustifico affatto, ma nient’altro).
Ritengo che sia giusto che ognuno si faccia un esame di coscienza per riconoscere dove ha sbagliato e laddove poteva in qualche modo porre rimedio, senza dover sempre trovare giustificazioni.
Chiedo solo al presidente Caturano, che conosco da diverso tempo quale gran Signore che è, di riconoscere gli errori effettuati dai propri tesserati (CAPISCO IL GIOCO DELLE PARTI), anche perché da parte nostra non avremmo avuto alcun bisogno di portare la gara a tale esasperazione.