Lo Scafati, all'esordio casalingo, riesce a mettere in pratica il contrario di tutto ciò che si è discusso nelle riunioni e negli incontri di gruppo tenutesi in queste ultime settimane. Oltre al 3° pareggio in casa ed al secondo stop casalingo consecutivo, gli scafatesi mettono nuovamente in evidenza limiti pressochè basilari: una guida in panchina per tutti i 60 minuti, serenità, concretezza e disciplina. Tolentino rivoluziona il quintetto iniziale: clamorosa la scelta fra i pali, dentro l'esordiente Federico fuori Trezza, confermato centrale difensivo Maddaloni, sugli esterni Abagnale e fiducia rinnovata ad Ingenito, in posizione di pivot si accomoda il rientrante Velleca. Al fischio d'inizio solito predominio, in fatto di possesso palla, dello Scafati, ma le occasioni più ghiotte sono per il Savoia, che prima con Carotenuto e poi con S. Sorrentino sciupa la rete del vantaggio, grazie ad ottimi interventi del sorprendente portiere gialloblè. Tolentino decide di effettuare cambi a raffica, sostituendo i tre iniziali, Abagnale, Ingenito e Velleca, ma la musica non cambia, anzi al 16' Monaco, per gli ospiti, effettua un tiro dalla distanza, debole ma dalla traettoria ingannevole, che trafigge Federico, Savoia in vantaggio. A questo punto rientrano Abagnale, Tolentino e Troise e si assiste alla solita reazione rabbiosa dello Scafati, ma sempre e solo, rigorosamente, dopo aver "subito" almeno un goal (ormai una consuetudine). Al 23' è Maddaloni che dal limite dell'aria manda la palla nel sette e fa 1 a 1, ancora, a seguire, è Abagnale al 24', con un tap in, ad insaccare il 2 a 1, a chiudere la prima ripresa ancora il numero 7 locale, Abagnale che fa 3 a 1. Durante la pausa, tra il 1° ed il 2° tempo, l'incredibile caso del "posto auto" che avrà ripercussioni a fine gara. Al rientro in campo, si pensa ad una partita in discesa, con uno Scafati che non deve far altro che chiudere il match e dimostrare la propria superiorità, non è cosi… Dopo il solito "scempio" di occassioni fallite e tocchi effettuati con troppa leggerezza, al 16' Carotenuto, per gli ospiti, accorcia le distanze. E' in questo momento che gli scafatesi mettono a nudo i loro limiti più che tattici, "disciplinari": cambi ritardati per eccesso di "arroganza", liti in panchina e scenate plateali. In questo clima di confusione totale, i torresi danno il ben servito allo Scafati, pareggiando i conti, con un tiro di Malerba al 20', non irresistibile per il povero Federico. Prima del fischio finale, a confermare la giornataccia, arriva l'errore dal tiro libero di Tolentino che spegne le speranze scafatesi. Oltre a ciò che si è visto in campo, a fare testo sarà l'atteggiamento assunto dal gruppo, alcuni praticamente fuori controllo ed in caduta libera. Le liti e le scenate sono continuate negli spogliatoi a fine gara, dove la squadra sembra si sia divisa in due fazioni: i "senatori" e "le seconde linee". Crisi piena, dunque, in casa Scafati in prospettiva dei prossimi impegni che peseranno sull'obbiettivo finale. Ora si attende la seduta di allenamento di Lunedi, i dirigenti annunciano: "da oggi si cambia, sconti a nessuno… la scostumatezza non resterà impunita"
Ufficio stampa Scafati