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“Cus che ci deve credere, almeno nel pareggio… Amici! Maurizio Preziuso!”. La colorita telecronaca di Giosuè Preziuso, la voce un po’ roca e un po’ incredula, è la colonna sonora più adatta a raccontare quei secondi di passione, di batticuore, di sport vero, che sa emozionare. Maurizio Preziuso l’aveva promesso. Un gol, prima di lasciare il calcio a 5: “Principalmente per motivi di lavoro -dice il numero uno del Cus Avellino- poi per alcuni acciacchi fisici e per il fatto che il futsal è cambiato, è diventato più antisportivo. Ricordo una sfida salvezza di qualche anno fa a Corleone, giocata in un clima di totale serenità”. Maurizio Preziuso appenderà i guanti al chiodo a soli 29 anni, mettendo fine ad una carriera tinta solo di bianco e di verde: “A parte una breve parentesi a Marigliano, ho cominciato con l’Avellino Five Soccer in B e poi solo Cus Avellino”. Preziuso, avellinese doc cresciuto a 500 metri dal PalaConi, voleva l’ultimo sfizio, lui che il vizietto del gol l’ha sempre avuto (quest’anno aveva già segnato al Miseria e Nobiltà, firmando un altro 3 a 3 casalingo allo scadere) visto che è in grado di fungere egregiamente anche da portiere di movimento: “E’ vero, era un mio piccolo obiettivo, ma segnare in un derby a 20 secondi dalla fine è il massimo che potesse succedermi. Appena la palla è entrata in rete mi sono venute in mente le parole che mi ha detto mio fratello la mattina della partita: aveva sognato un mio gol decisivo”. C’è ancora una salvezza da conquistare, poi dall’anno prossimo ci sarà qualcun altro a difendere la porta degli irpini: “Sarà una sofferenza non provare più le emozioni che questa maglia mi regala. Per me è un onore difendere i colori della mia città, ed essendo prima tifoso e poi giocatore è logico che sarò sempre sugli spalti a sostenere la mia squadra”. La dedica è per tifosi e compagni: “Visto che penso sia stato il mio ultimo gol in questo magnifico sport, il mio pensiero è per tutti coloro che mi hanno incitato, ai miei compagni di squadra e ai nostri tifosi, con la speranza che questo matto portiere lasci in loro un piacevole ricordo. Grazie Avellino, e forza Cus. Sempre!”.