Riceviamo e pubblichiamo intervista dell’ufficio stampa dello Spartak al tecnico Massimiliano Lanteri.
Mister, dopo le molte settimane di stop dovute al COVID19 che idea si è fatto? Si potrà riprendere l’attività?
“Questa è una domanda che ci chiediamo in tanti, ma a cui è impossibile rispondere.
Sinceramente adesso il pensiero principale va a tutte quelle persone che sono decedute e per tutte quelle che stanno combattendo contro questo assassino invisibile. Io so come possa essere brutto combattere contro il virus che provoca la polmonite visto che nel 2013 sono stato ricoverato per circa 45 giorni proprio per polmonite, provocata dalla influenza AH1, e sono stato attaccato a quell’ossigeno per parecchi giorni. Mi rifaccio ai vari stop imposti dal governo, che dal 3 aprile hanno prorogato la sospensione delle attività fino al 13 aprile, ma già si parla di un altro blocco. Sentendo anche il presidente Sibilla nella diretta di Punto5, il presidente spera in una ripresa per il 20 maggio per poter concludere il tutto ma credo sinceramente che la ripresa sia difficile e quasi impossibile per tanti motivi in quanto bisogna assicurare che il virus sia debellato, che ci si sia un vaccino, soprattutto bisogna garantire la sicurezza di tutti gli atleti ed addetti ai lavori e non credo che ci siano tempi brevi per far tutto questo”.
Che scenari ci saranno in caso di chiusura di tutti i campionati?
“La ripresa dei campionati sarà molto difficile, non solo per la mancanza di tempo utile ma anche perché molte società hanno mandato gli stranieri a casa, molte società avranno problemi di strutture per giocare, e sopratutto molte società avranno problemi di risorse economiche per completare la stagione. Quindi, secondo me, sia la Divisione Calcio a 5 sia i Comitati Regionali dovranno cominciare a pensare ad un piano in modo da poter decidere tutte le cose rimaste in sospeso, evitare malcontenti e una marea di ricorsi che potrebbero compromettere anche la stagione futura”.
La prossima stagione come potrà iniziare?
“La prossima stagione per me sarà l’anno zero, purtroppo le previsioni dicono che circa il 30% delle società scomparirà e secondo me è una percentuale che tendenzialmente potrà aumentare se non ci sarà un vero ridimensionamento di tutte le componenti e se non ci saranno aiuti dallo stato, dalla LND, dalla Divisione e dai Comitati regionali. La crisi economica che immancabilmente porterà il dopo Covid-19 ricadrà molto sulle società dilettantistiche che fanno delle sponsorizzazioni il maggior introito per formare il budget stagionali, tuttavia molti imprenditori dovranno pensare prima alla ripresa delle proprie aziende e non avranno risorse da poter investire nel futsal. Tutti dovremo fare la nostra parte, noi addetti ai lavori dovremo abbassare le richieste economiche, le società dovranno spendere in maniera oculata, i vari Comitati Regionali, Divisione e LND dovranno abbassare i costi di iscrizione, magari agevolando anche con delle dilazioni. Spero di essere smentito, ma vedo un paio di anni duri dove la parola d’ordine dovrà essere rialzarsi e riorganizzarsi in modo da tornare a far risplendere il nostro amato sport”.
Peccato per lo stop perché il tuo Spartak femminile e maschile stava facendo grandi cose. Sei d’accordo?
“Sì, peccato davvero perchè sia con la maschile che con la femminile stavamo facendo davvero delle cose eccezionali. C’era molto scetticismo intorno a questa società, poi appena ho conosciuto i fratelli D’Andrea e il direttore Di Pietro ho notato subito il contrario, loro avevano ed hanno molto entusiasmo e voglia di fare, entusiasmo che con il tempo hanno trasmesso anche a me, e pian piano abbiamo cercato senza fare follie di costruire tre roster (maschile, femminile e U19) che ci potessero far divertire.
La femminile veniva già dal double della scorsa stagione, coppa e campionato, e l’obbiettivo di quest’anno era quello di lottare fino alla fine in campionato per poter andare in A2 e ben figurare in coppa. Siamo andati già oltre le aspettative fino allo stop, abbiamo vinto la coppa Campania, nella fase nazionale siamo tra le migliori otto d’Italia, in campionato siamo arrivati all’ultima giornata secondi a 3 punti dalla Woman Castel Volturno e distaccando la terza di 13 punti. Brave alle ragazze perché si son dovute immedesimare in una realtà di squadra diversa, hanno dovuto gestire la pressione da subito, hanno dovuto sopportare un mister che pretendeva un gioco molto diverso da quelle a cui erano abituate, io posso dire solo che sono state eccezionali, che mi mancano tanto e non vedo l’ora di continuare il lavoro iniziato con loro.
La maschile credo che abbia fatto un campionato a dir poco straordinario, se andiamo a prendere le griglie fatte da tutti ad inizio campionato eravamo i primi canditati alla retrocessione, ed invece dall’inizio e fino allo stop lo Spartak è stato sempre nelle posizioni di vertice.
Io e Izzo siamo entrati in corsa e devo dire che i ragazzi ci hanno accolto benissimo e subito ci hanno dato la massima disponibilità, credo che abbiamo proposto un buon gioco offensivo e divertente, non a caso che fino allo stop abbiamo fatto circa 140 gol, anche se in verità ne abbiamo subiti anche troppi, ma è normale con una squadra tutta nuova e con un età media molto bassa. Chi veniva a vedere le nostre partite si è sempre divertito ed ha visto tanti gol, in fondo il futsal deve essere spettacolo. Credo molto in questo gruppo e diremo la nostra nei play-off se si riprendesse, in ogni caso dovrà essere confermato in toto perché questi ragazzi hanno la categoria nazionale nelle gambe e se la meritano, è solo questione di tempo. Abbiamo ancora tanto da fare e dare per migliorare sempre di più, ed anche loro mi mancano tanto”.
Ufficio stampa Spartak