Salvatore Spasiano, nato ad Acerra il 12 Aprile 1985, sposato con un figlio di nome Genny, è alla sua terza stagione con i Leoni Futsal Club Acerra.
Salvatore come mai hai scelto di restare nei Leoni, nonostante le tante offerte ricevute da altre società?
Non mi sembrava giusto lasciare questa squadra dopo due campionati indimenticabili. Ho un rapporto così forte sia con la società che con i tifosi che faccio fatica ad esprimerlo a parole. È veramente indescrivibile. L’amore e i sacrifici che questi ragazzi mostrano, sono più importanti per me dei valori economici che altre società possono offrire. Ricordo che spesso nello spogliatoio c’era chi mi diceva: “Io se devo far le fortune di altre squadre, preferisco sempre farlo in una squadra del mio paese, di Acerra”. Io oggi rispondo non con le semplici parole, ma con i fatti perchè il mio motto nella vita è quello del famoso film di Al Pacino, Scarface:” Io tutto quello che ho a questo mondo sono due cose: le palle e la mia parola, e le ho sempre onorate, tutte e due.”
Sembra che l’addio di diversi tuoi compagni di squadra ti abbia comunque colpito, hai qualcosa da dire in merito?
In tutta sincerità, sono rimasto molto male quando ho saputo che andavano via ragazzi importanti per noi. È stato il mister a comunicarmi che ero il solo della vecchia guardia che sarebbe rimasto. Ma nonostante l’amarezza gli ho risposto: Chi và e chi viene, noi Leoni siamo sempre qua. Una cosa è certa, se giocheranno contro di noi non faremo sconti, anzi le motivazioni saranno centuplicate.
Com’è il tuo rapporto con il mister Giovanni Puzone? E se quest’anno ti offrisse la fascia di capitano, accetteresti?
Dopo un inizio turbolento anni fa, le cose sono sempre migliorate nel corso del tempo e penso che riusciamo a capirci l’uno con l’altro con reciproco rispetto. Per quanto riguarda la fascia da capitano, per me non è importante. Magari qualche altro giocatore ci tiene di più, ma per me conta solo indossare questa maglia, che è il mio orgoglio.
Nella scorsa stagione, i Leoni hanno sbagliato un’infinita quantità di tiri liberi, anche cambiando molto spesso tiratore: quest’anno pare che questa responsabilità tocchi interamente a te.
Io mi sono sempre allenato moltissimo durante la settimana, anche oltre l’orario di allenamento, insieme ad altri miei compagni. In partita le cose sono diverse, ma forse il non avere un tiratore definito ha creato un po’ d’ansia in tutti noi. Non so se sarò io il tiratore quest’anno, ma di sicuro mi allenerò ancora di più per far recuperare questo gap alla nostra squadra.
Da questa stagione, è stata introdotta una nuova regola anche per la serie C2, che obbliga le squadre ad avere due nati dopo l’1 Gennaio 1990 presenti in distinta in ogni gara. Sei favorevole?
Si, sono favorevole perché costringe le squadre a puntare comunque sui giovani, invece che su giocatori “affermati”, come sta succedendo sempre più spesso, con cambi di casacca sempre più frequenti. Non a caso, quest’anno, so che nostra società punterà moltissimo su giovani acerrani emergenti e quindi questa regola cade come il cacio sui maccheroni.
Nelle ultime due stagioni disputate, hai segnato 69 goal in D e 23 in C2, risultando sempre il miglior marcatore dei Leoni. Quest’anno quali sono i tuoi obbiettivi?
Credo che nella vita bisogna sempre puntare a migliorarsi e quindi l’obbiettivo è di segnare almeno un goal in più rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda gli obbiettivi di squadra, penso che la nostra unica preoccupazione debba essere quella di far divertire i nostri tifosi, che ci seguono sempre numerosi in casa come in trasferta, renderli orgogliosi di noi, sia nella vittoria come nella sconfitta.
Comunicato stampa Leoni Acerra