Un esonero a sorpresa, non c’è che dire, perché il Sant’Erasmo aveva scelto una soluzione interna per ripartire dalla serie C1, quella di affidarsi ad una persona che conoscesse bene l’ambiente ed il gruppo. Il nome di Alessandro De Pascale sembrava essere quello più adatto. Ed invece, dopo il debutto vincente sul campo del Napoli Arpino, sono arrivate tre sconfitte, anche immeritate, qualcuna condita da profonde polemiche come il derby contro il Cus Caserta, ma contro squadre assolutamente di spessore. la società ha parlato di scossa all’ambiente e ha tutto il diritto di fare le sue scelte. De Pascale, però, non ci sembra assolutamente possa avere colpe specifiche nella guida di un gruppo che aveva bisogno di carburare e il cui obiettivo dovrebbe essere quello della salvezza. E’ lui stesso a sfogare un po’ di amarezza: “Non mi piace fare polemiche e ho il dovere di rispettare la decisione del club, ma sono sicuramente amareggiato. Anche per come me lo hanno comunicato, praticamente 10 minuti prima che arrivasse il nuovo allenatore (Iannucci, ex Casagiove ndr)”. Le ragioni non se le spiega, ma aveva già il sentore di un suo allontanamento. “Anche se avessi battuto il Parete – dice – mi avrebbero mandato via. Per un allenatore giovane ci vuole tempo, ho perso contro squadre di grande livello con uno o due gol di scarto, a testa alta, non mi sento di avere colpe specifiche. La società probabilmente non sa soffrire nei momenti di difficoltà, ma lo devo accettare e guardare avanti. Ho 28 anni e spero che questa parentesi non mi privi di altre opportunità. Se ad un tecnico con un gruppo completamente nuovo non dai tempo è inutile anche cominciare”.