La moda o la necessit? di cambiare guida tecnica ? scesa di una categoria. Se in serie A, A2 e B i presidenti sembrano essere dalla parte dei loro allenatori, nel massimo torneo regionale il valzer ? servito. Partiamo dalla serie A, dove Carlo Sparaco ha difeso la scelta di Zacouteguy, nonostante qualche figuraccia di troppo sub?ta all?inizio del campionato dal Caserta. Meglio ha fatto Marcello Gentile, numero uno del Napoli. Nonostante una classifica da retrocessione nel girone d?andata si ? sempre schierato dalla parte di Maurizio Deda. Finalmente non ? stato l?allenatore a pagare.
Di Costanzo inamovibile dalla panchina della Cogeap Vesevo, Serratore soltanto per una settimana aveva annunciato il suo addio dal Benevento, tornando poi sui suoi passi. In serie B, tra le 4 leader, Volpe (Barrese) e Oranges (Marigliano) non si toccano. Diversa la situazione dell?Olimpia, dove dal duo Di Meglio-Di Iorio si ? passati alla soluzione unica con Di Iorio trainer. Differenza di opinioni nella gestione della squadra sono costate a Saviano le dimissioni dall?Afragola ancor prima di cominciare il campionato. Ora c?? Mugione coadiuvato da Gacnik. Sulla sponda neopromosse i progetti sposati da Casagiove, Camilla Cales e Reale Mutua sono inscindibili dai loro mister (Letizia, Cipro e Turtoro). Esposito ? inamovibile da Gragnano, il Forio si affida ad un mister fatto in casa, Paganelli, l?unica panchina saltata realmente ? quella di Nin? Conte alla kid Store, dove in realt? non ? arrivato un sostituto, ma la societ? ha scelto un giocatore storico del club, Tarantino.
Insomma, se anche in serie B c?? molta pi? attenzione prima di cambiare rotta, lo stesso non accade in serie C1, dove qualche settimana fa avevamo sottolineato come i club siano affetti da ?misterite acuta?. E cos? il Castellammare da Malafonte ? passato a Cocchia, prima di tornare a Malafronte, il Volturno ha esonerato Liberati per Atronne, il Gladiator (ma solo per motivi personali) ha rinunciato a Volpicelli per Monaco (responsabile dell?Under 18), il Fuorigrotta ? passato da Scala a Cocchia, a Gatti; l?Azalea ha rinunciato a Napolitano per Sorbino, l?Acacie ha affiancato Volpicelli a Bassi, il Deportivo ha sostituito Cianniello con Imperatore che aveva lasciato il Sarno dove hanno scelto un?altra soluzione interna con Bruno. Immuni al momento Sant?Alfonso (Bouch?), Santa Maria (Capasso), Csen (Russo),Turbine (Aruta), Reghinna (Bonito).
Le svolte spesso portano a risultati, come i ripensamenti, ? pur vero che molti allenatori sono figli di un ambiente mentre in certi casi, quasi come i calcettisti, non si adattano. Forse, per?, si sta un po? esagerando in questa mania del voler cambiare sempre, del non saper aspettare.
Spesso si parla di progetti da sposare e magari ai primi passi falsi tira gi? aria di divorzio. Crediamo che il calcio a 5, in quest?ottica, non debba prendere troppe lezioni dal calcio e apprezziamo davvero quelle societ? che, una volta tanto, fanno di un allenatore un elemento cardine su cui puntare, nel bene o nel male, fino in fondo. Ci sono altri fattori da considerare, come l?esperienza di categoria, il carisma, la conoscenza di una disciplina dove non ci si pu? improvvisare. Siamo convinti che il nostro parco allenatori stia crescendo, sia di valore, ma ogni societ? ha una storia a s?. Ad esempio il Sarno capolista in C1 non ha un tecnico esperto, Bruno, eppure ? l?, con un gruppo affiatato da tempo e qualche innesto che fa la differenza. Prima di entrare nel vortice della trattativa a tutti i costi, una piccola riflessione non ? mai un errore.