Non ci sarà ripescaggio, non prenderà il titolo della Real Ottaviano e adesso rischia anche di non iscriversi alla serie C1. E’ scoppiata la bomba a Santa Maria Capua Vetere e questa volta non c’è bisogno neanche di alzare il telefono e cercare di capire cosa sia accaduto perché è tutto su facebook. Tutto parte da un post pubblico di uno dei presidenti Santino Cerbone: “Ciao Carmine Laperuta, ti do io la risposta per quando riguarda la famiglia Natale . Qualcuno all’interno della nostra società Gladiator s.Erasmo calcio a 5 ha voluto e trovato il modo di distruggere la famiglia Natale. Non è venuta da noi per una questione politica, anzi siamo stati noi a convincerlo a candidarsi…. poi ti ripeto e ti confermo che sono pronto a fare una conferenza stampa e ti dico io le cose come stanno, anzi grazie alla famiglia Natale a Rino Capitelli e i nostri sponsor siamo riusciti a fare questo campionato. Dobbiamo solo ringraziare a queste persone e ti posso garantire che non si sono mai tirati indietro, tutto il resto sono pronto a dirlo davanti a tutt. Grazie alla famiglia Natale, grazie a Rino Capitelli, grazie ai nostri sponsor, grazie al sig.Gaetano . Quando vuoi io posso e difendo con tutto me stesso queste persone, sono pronto a parlare davanti a chi vuoi tu ciao e grazie”. A questo post sono arrivati i ringraziamenti di Enricomaria Natale e poi è arrivata la replica di Pasquale Galluccio: “Santino le cose dille bene, non dire st…..ate perché la bocca è uno strumento. Non è per i miei voti che non ce l’ha fatta, io fino al’ultimo vi ho detto che Mirra vinceva al primo turno, ma voi avete voluto fare di testa vostra e poi i proclami sui giornali li avete fatti voi. Il calcio si fa con la passione. Io non ho distrutto nessuno”. E la replica di Cerbone: “Io non voglio sapere più niente, ognuno di noi si prende le sue responsabilità io con i miei errori tu con i tuoi, con questo è tutto, fammi la cortesia di non parliamo più stiamo a posto così,grazie dell’avventura insieme ma ora finisce qua” .
Quanto emerge in attesa di comunicazioni ufficiali, domani dovrebbe parlare anche Enricomaria Natale, fa intendere che il calcio a 5 a Santa Maria Capua Vetere rischia di scomparire. E sarebbe un vero peccato dopo che si era riusciti a mettere insieme anche due realtà importanti come Gladiator e Sant’Erasmo con la fusione per un progetto a lungo termine. E’ giusto ricordare che i veleni nascono per il presunto mancato appoggio di una parte della dirigenza al fratello di Enricomaria Natale, candidato a Santa Maria Capua Vetere come lo stesso Cerbone aveva già spiegato in un post precedente al veleno: “Avete ancora una volta tradito la mia fiducia . Speravo anzi ero sicuro che mi davate una grande mano sul voto con un mio caro amico . E non ho problemi a fare nomi la famiglia Natale . Poi voglio dire grazie alla società Gladiator .s.Erasmo . Per la super figura di merda che abbiamo fatto, abbiamo tradito una persona che ha dato tanto a questa società, a tutto il popolo sammaritano. Vi posso garantire io che è un grande uomo e amico, mai tirato in dietro sempre in prima linea su tutto abbiamo tradito un uomo persona perbene . Seria onestà e voglio solo dire a tutti che la famiglia Natale tutto quello che a fatto per noi non c’entrava niente con le votazioni. Perché se siete persone intelligenti.Vedete che le cose sono state fatte prima delle votazioni e si è candidato sotto la nostra insistenza”.
Una situazione dunque che appare fin troppo chiara con un quadro non proprio idilliaco per l’immediato futuro. Cerbone si defila e a questo punto crediamo che lo stesso Natale lascerà il club, non sappiamo se Galluccio continuerà, ma è scontato dire che non ci sono più le condizioni per fare un Gladiator Sant’Erasmo ad un certo livello. Ora la palla passa anche agli altri dirigenti, quelli storici come Michele Viglione che insieme a Romito e ad altri cercheranno di salvare il salvabile per capire se ci saranno almeno i presupposti per ripartire dalla C1. Ed è scontato dire che tutti i giocatori, allenatore compreso, in questo scenario cercheranno soluzioni alternative.