L'immagine è quella dell'ora esatta in cui è arrivato il terremoto a L'Aquila e due farabutti, pregustando il business delle ricostruzioni, ridevano al pensiero dei soldi che avrebbero intascato. La notizia è nota, li hanno scoperti solo grazie alle intercettazioni. Noi siamo contro questa legge bavaglio che impedisce il diritto dei cittadini ad essere informati.
I perché dello sciopero
Cari lettori, oggi non troverete la Gazzetta dello Sport in edicola, così come tutti gli altri giornali che aderiscono allo sciopero proclamato dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana contro le norme del ddl antiintercettazioni. Il nostro sito non sarà aggiornato per tutto la giornata. Come dice la stessa FNSI nel suo comunicato, non è uno sciopero tradizionale contro le aziende, ma un silenzio che vuole parlare a tutti voi. Infatti quel ddl, ufficialmente motivato dalla difesa della vostra privacy, ci impedirebbe di svolgere liberamente il nostro lavoro. Se fosse stato già in vigore, non avremmo potuto informarvi su tanti reati, anche sportivi, che invece sono stati e sono ancora oggetto delle vostre appassionate discussioni. In realtà, non si sarebbero potute neppure svolgere le indagini che quei reati hanno rivelato. Non possiamo accettare che ci sia impedito di fornirvi tutte le informazioni che è nel vostro e nostro interesse conoscere. Per questo oggi siamo in silenzio. Contiamo che abbia la forza di tutte le vostre voci.
I giornalisti della Gazzetta dello Sport