Il primo obiettivo è stato raggiunto: chiudere il raduno ad Asti con due vittorie e crescere in vista degli impegni che contano. Meno spettacolari rispetto al 7-0 di gara 1, gli azzurri hanno comunque dimostrato concretezza e voglia di soffrire, considerando la stanchezza per il doppio impegno ravvicinato contro il Giappone. «E’ stata una partita complessa e difficile da sbloccare – ammette il c.t. Roberto Menichelli -. Non è mai facile ripetersi dopo una prova così convincente come quella che la squadra ha offerto nella prima gara. Oltretutto, c’è stata anche una reazione degli avversari, che ce l’hanno messa tutta per fare bella figura. Considerando tutte le difficoltà, sono soddisfatto perché siamo riusciti a portare a casa il risultato, nonostante la prevedibile fatica e la stanchezza per due partite ravvicinate. Complessivamente, il raduno e il lavoro svolti in questi giorni sono stati positivi, comprese le due gare».
Venerdì a Zagabria, c’è il sorteggio della fase finale di Euro 2012 (in programma in Croazia dal 31 gennaio all’11 febbraio), con l’Italia testa di serie. Menichelli, però, ha le idee chiarissime: «Il sorteggio? In alcuni casi può essere più facile o più difficile, ma in una fase finale del campionato europeo non esistono squadre materasso. Chiunque pescheremo, sarà dura».
Dopo aver chiuso la prima amichevole con la porta inviolata, Stefano Mammarella si è dovuto inchinare al gol di Kogure, ininfluente ai fini del risultato: «Nonostante la tanta sofferenza e la stanchezza, siamo riusciti a vincere e siamo contenti – dice il portiere -. E’ stata una partita difficile, anche perché il Giappone ha giocato con un atteggiamento diverso per evitare la seconda goleada. Siamo stati bravi a non disunirci e ad aspettare il momento buono per colpire: in questa stagione così piena di appuntamenti importanti, era fondamentale partire bene e con due vittorie».
Chiusura per Sergio Romano: «Abbiamo giocato peggio di ieri, ma è arrivata comunque una vittoria meritata. Loro hanno approcciato meglio, venivano da due sconfitte pesanti con noi, quindi ci tenevano e sono stati più accorti. Abbiamo incontrato anche qualche difficoltà dal punto di vista fisico, considerando che erano le prime due partite ufficiali dell’anno. Nelle difficoltà siamo stati bravi a raddoppiare, anche se sul gol del Giappone c’è stata una distrazione che ieri non c’è stata. Mi preme ringraziare il pubblico del Palasanquirico: lo conoscevo dai tempi del Venezia, quando ancora c’era solo l’attuale curva. Vederlo così è tutta un’altra cosa». L’Italia sta crescendo: «Siamo a buon punto e queste gare credo abbiano fornito buone indicazioni sia al gruppo che al mister: sarà nelle partite che contano che si vedrò realmente la nostra forza».
Fonte: www.divisionecalcioa5.it