
Lo Junior Domitia cambia decisamente pelle. E lo fa incredibilmente a pochi giorni dal debutto in campionato e alla vigilia dell’esordio in coppa Italia. Si è consumato uno strappo insanabile tra i giocatori del Villaggio e il gruppo dei napoletani, una frattura evidente con dissapori che hanno portato in successione prima alle dimissioni di Costantino, poi all’addio di 7 giocatori. Ma in realtà tutto nasce dalla rinuncia al titolo e alla presidenza di Massimo Traettino che ai microfoni di punto5 racconta la sua versione dei fatti: “Non c’erano più le condizioni per continuare e prima che si arrivasse al peggio ho deciso di lasciare. Gli attriti forti tra il gruppo locale e gli altri ragazzi era evidente e, francamente, qualsiasi cosa facessi in questo momento, mi avrebbe messo nelle condizioni di stare o con gli uni o con gli altri. Rinunciare a questo progetto iniziato con entusiasmo tre anni fa non mi rende felice, non mi fa piacere, ma non sto più bene ed è giusto defilarsi”. Traettino chiarisce anche i rapporti con i ragazzi: “Credo di aver costruito un rapporto leale con tutti e sono contento di aver incontrato in questo percorso tante persone eccezionali con le quali ci siamo tolte soddisfazioni enormi, soprattutto nell’ultimo anno. Su tutti c’è il rapporto con Peppe Costantino che va al di là del campo: qualsiasi cosa volessi rifare in futuro sarebbe il primo a cui chiederei di ricominciare”. E ci tiene a sottolineare che con gli stessi ragazzi del Villaggio c’è perfetta sintonia, parlando nella massima chiarezza: “Ho preso questo titolo da loro e l’ho restituito ai legittimi proprietari senza alcuna rivendicazione. Il mio unico dispiacere sarebbe stato vederlo sparire, ma so che hanno trovato le risorse per andare avanti da soli. Diventerò un loro tifoso, compromessi però non ne faccio più, mi godo la famiglia e se dovessero rinascere le condizioni per creare qualcosa di mio ritornerò con piacere”. Questo è quanto ha affermato l’ex presidente dello Junior Domitia Massimo Treattino, la società è stata affidata al capitano Vincenzo Esposito che la gestirà insieme ad altre persone.