Non è un fulmine a ciel sereno l'esonero di Maurizio Deda dal Napoli Vesevo. Una decisione maturata sicuramente dopo la doppia sconfitta di Cagliari, ma frutto di una sensazione che covava da tempo nella società. Abbiamo intervistato il presidente Edoardo Cardillo che a punto5.it spiega le ragioni della sua scelta: "Prima di tutto ringrazio Maurizio Deda per la passione che ci mette nel suo lavoro, ma mi sono sentito in dovere di prendere una decisione drastica perchè certamente non posso cacciare tutta la squadra e credo che il problema non sia quello".
Cosa non l'ha soddisfatta?
Abbiamo un potenziale organico che potrebbe consentrici di fare un campionato diverso e non in sofferenza come stiamo giocando fino ad ora. Ci sono troppe lacune nella fase difensiva e la nostra è la peggiore difesa della serie A (solo il Napoli ha fatto peggio ndr). Questo non lo possiamo accettare. Con tutto il rispetto per Cagliari e Atiesse non possiamo tornare da questa doppia trasferta con 14 gol subiti. Evidentemente c'è qualcosa che non funziona. Ho visto le squadre avversarie metterci grinta e determinazione, noi usciamo dal campo con tre falli fatti in due tempi e con tante disattenzioni che mostrano tutte le nostre lacune".
Forse quest'organico non è all'altezza?
No. E' un campionato mediocre, tolte Luparense e Marca, credo che ci siano molte squadre sullo stesso livello e noi dovremmo essere in grado di lottare in una posizione ben diversa da quella attuale. Abbiamo giocatori che in avanti fanno la differenza in qualsiasi club e sono convinto che con Bresciani, Almir, adesso Salomao, potremmo fare decisamente meglio in difesa. Non ritengo sia un problema di squadra, ci deve pur essere una spiegazione per cui continuiamo a prendere tutti questi gol. Manca un sistema di gioco e non abbiamo vito progressi dall'inizio del campionato, sempre le stesse difficoltà".
Ruscica è un allenatore libero, torna lui?
Al momento non prendiamo alcuna decisione. So che non sta allenando, ma da qui a vederlo sulla panchina del Napoli Vesevo il tragitto è ancora lungo. Affidiamo la squadra a Centonze e al preparatore atleico De Michele, poi vedremo se è il caso di fare un cambiamento oppure di restare così come siamo".