Strappare qualche parola a Luigi Raucci, uno dei presidenti dell’Atletico Marcianise, sarebbe stata impresa ardua, la quinta intervista è dedicata dunque solo al co-presidente Giampiero Campana che insieme a lui guida il club. Scopriamo chi è oltre il mondo del futsal, i suoi segreti, le sue emozioni quotidiane.
Prima di tutto le chiediamo cosa fa nella vita.
“Sono un agente di commercio”.
Cosa dicono in famiglia della passione legata al futsal?
“E’ più un problema che un bene, poichè dedico davvero molto tempo al calcio a 5”.
Lei tifa? Parliamo di calcio ovviamente…
“Napoli… ovviamente”.
C’è la partita decisiva per un grande obiettivo del Napoli e quella decisiva dell’Atletico Marcianise. Che fa?
“Seguo sempre l’Atletico”.
Da quanto tempo vive nella galassia del futsal?
“Nove anni fai comincia con dei tornei amatoriali a Marcianise, poi con il Futsal Primero Marcianise siamo partiti dalla Serie D per arrivare in C1. Dopo un anno sabbatico diedi una mano per tre anni al mio amico Nicola Cuccaro al Futsal Club Marcianise in A2 e poi per altre due stagioni con la fusione col Marigliano. Poi il Napoli Ma.Ma. ha deciso di spostarsi ed io, che sposo i progetti legati alla mia città, sono stato chiamato dal mio amico Mimmo Di Carluccio e sono contentissimo di essere all’Atletico Marcianise”.
Il ricordo più bello legato alla sua esperienza in questo sport oppure ci racconti un aneddoto in particolare.
“Sicuramente la promozione in C1 del 2005/2006 con il Futsal Primero Marcianise di mister Sparaco”.
Cosa non le piace del calcio a 5?
“C’è ancora troppo dilettantismo”.
Ci dia la sua ricetta per migliorarlo.
“Si dovrebbe discutere in federazione dei problemi strutturali e del regolamento, confrontandosi più spesso con le società. Poi bisognerebbe creare una federazione autonoma, altrimenti prima o poi il movimento si spegnerà a causa della crisi”.
Il suo portafortuna?
“Il sabato vesto sempre allo stesso modo, poi alle 11.30 chiamo mister Di Carluccio per chiedergli se va tutto bene”.