LA GIORNATA – Il rischio è davvero serio, quello di essere eccessivamente
ripetitivi ed antipaticamente noiosi. Rischio che anche un cronista
evidentemente di parte cerca quasi sempre di evitare. Stare lì, ogni volta, a
commentare un film già visto, una storia da raccontare nella medesima maniera a
più riprese, quasi settimanalmente si potrebbe dire. Troppe volte. Ma è la pura
e semplice realtà: Napoli Vesevo che incassa l'ennesima sconfitta, condannato
certamente dai suoi limiti ma soprattutto dalla dea bendata. Concetto ampio
quello della "sfortuna", tale da poter farvi rientrare diversi fattori: un palo
che fa svanire il sogno di andare in gol, un rimpallo a vantaggio dell'
avversario, una parata fortuita del portiere e chi più ne ha più ne metta. Fin
qui ci siamo, del resto è lo sport in generale ed in quanto tale che si
caratterizza per tutto ciò. Ma c'è chi nel concetto in questione vi fa
rientrare anche un arbitraggio poco obiettivo, da far risalire magari ad una
giornata "storta" dei direttori di gara: "oggiAggiungi un appuntamento per oggicapita a me, domaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani capita a
te", come si è soliti affermare in queste circostanze. Il tutto facendo appello
a quello che è un altro concetto che va molto di moda negli ambienti sportivi,
quello della "compensazione" come si dice in gergo, un termine utilizzato per
evidenziare come, al termine di una stagione, errori arbitrali a favore e
contro raggiungano sempre e comunque un punto di equilibrio per ciascuna
squadra. Il problema diventa serio e preoccupante quando la conduzione
arbitrale pare andare sempre nella stessa direzione: è in quel momento che
svanisce nei suoi contorni già di per sé piuttosto labili il concetto di
"sfortuna". E' quanto verificatosi nuovamente a danno del Napoli Vesevo, dopo i
precedenti già noti sui quali non vale la pena ritornare, nel match perso
contro l'Asti davanti al proprio pubblico (2-3), caratterizzato da alcuni
episodi che definirli dubbi è praticamente un eufemismo. Senza per questo voler
sminuire in alcun modo i meriti dei piemontesi, tra le migliori squadre
ammirate al Palajacazzi per quanto dimostrato sia dal punto di vista dell'
organizzazione tattica che sotto il profilo della qualità tecnica dei singoli.
Una sconfitta pesante e immeritata per la compagine partenopea, che ora vede
diventare sempre più difficile e tortuoso il suo cammino verso l'agognata
salvezza. A rinnovare le speranze dei vesuviani sono arrivate le concomitanti
sconfitte incassate dalle due squadre sarde, con il Cagliari superato tra le
mura amiche dall'inarrestabile capolista Marca (3-5) e l'Atiesse battuta a
fatica dal Kaos in terra avversa (6-4). Restano in zona a rischio Augusta ed
Acqua&Sapone, mandate al tappeto rispettivamente dal Bisceglie (4-2) e dal
Montesilvano (2-1), con i pugliesi che consolidano dunque la terza piazza in
solitudine ed i campioni d'Italia in carica che invece non possono fare altro
che confermare il quinto posto in graduatoria. Vince infatti la Luparense,
anche se con non poca fatica contro il tenace Putignano (6-4), mentre la Lazio
perde contatto dalla Marca capolista facendosi fermare sul pari sul campo
comunque ostico di Pescara (2-2).
LA PARTITA – Reduce dalla buona prestazione offerta tre giorni prima in quel
di Roma contro la Lazio, non supportata da un risultato positivo che sarebbe
stato meritato, il Napoli Vesevo si presenta alla delicata sfida con l'Asti
con tutti gli effettivi a disposizione ed il tecnico Andrea Centonze manda
inizialmente in campo un quintetto composto da Ranieri, D'Addio, Mele, Campano
e De Luca. Sull'altro fronte il team di mister Tabbia, vera matricola
terribile del campionato di massima serie come confermato anche dal pari
imposto nel turno precedente al Montesilvano campione d'Italia in carica, deve
ancora rinunciare a Licciardi e si schiera in avvio con Scarparo tra i pali e
Corsini, Lima, Cavnato e Dias a completare lo starting-five. La gara è
combattuta e vivace fin dalle prime battute di gioca, con le due compagini che
si affrontano a viso aperto e senza tatticismi di sorta. Dopo meno di 30" è una
puntata di Campano, su sponda di De Luca, a chiamare all'intervento Scarparo.
Immediata e veemente la reazione degli ospiti, con Dias che ruba palla ad un
avversario lungo l'out sinistro e serve l'accorrente Cavinato, il quale si vede
respingere il tiro da Ranieri in uscita. Una manciata di secondi e l'Asti va
nuovamente vicino al vantaggio con una ripartenza condotta dallo stesso
Cavinato e la puntata velenosa di Corsini che va a colpire in pieno la
traversa. De Luca perde palla al limite dell'area di rigore avversaria dopo un
lezio sismo di troppo, Dias e Cavinato duettano e ripartono pericolosamente in
contropiede, ma il bomber ex Augusta non arriva all'impatto con il pallone a
pochi centimetri dalla porta difesa da Ranieri. I locali sembrano patire
maledettamente la velocità degli avversari, ma in prossimità del 5' riescono a
trovare il gol del vantaggio dopo un'azione insistita di De Luca: un rimpallo
favorisce Melise, che scaraventa con rabbia il pallone in fondo al sacco a
Scarparo ormai battuto. Momento buono per il Napoli Vesevo, che poco dopo
sfiora il raddoppio con Campano che non arriva ad impattare la sfera su
delizioso assist di Melise. La stessa situazione viene riproposta un minuto più
tardi dai medesimi interpreti: Melise inventa, Campano lascia partire un
perfetto diagonale che Scarparo devia miracolosamente in angolo. Il passaggio
dal potenziale 2-0 al pareggio è repentino: poco oltre lo scoccare dell'8'
Longobardi, nei pressi della propria area di rigore, recapita ingenuamente
palla a Bessa, il quale non può fare altro che ringraziare e scaraventarla alle
spalle dell'incolpevole Ranieri. Film già visto. Il Napoli Vesevo accusa
tremendamente il colpo e dopo appena 12" si ritrova addirittura in svantaggio:
Ramon ci crede e dopo una lunga corsa lungo l'out sinistro guadagna il possesso
del pallone, supera un avversario con un dribbling a rientrare ed infila il
portiere avversario. A metà della prima frazione di gioco si rinnova il duello
a distanza tra Campano e Scarparo, con il portiere che compie due autentiche
prodezze sulle conclusioni del bomber del Cavone. Sul fronte opposto Ramon
continua a mettere in evidente difficoltà la retroguardia vesuviana, ma Ranieri
fa buona guardia respingendo due vere e proprie saettate. Al 17' episodio molto
dubbio in area di rigore piemontese, destinato poi a rivelarsi decisivo nell'
economia dell'incontro: Mollo viene nettamente falciato da un avversario, ma
gli arbitri non sanzionano l'intervento e non decretano il penalty tra le
vibranti e più che giustificate proteste dei giocatori e dei tifosi napoletani.
L'azione prosegue con una puntata di De Luca che trova la pronta respinta di
Scarparo, ma sul successivo corner si sviluppa una veloce ripartenza di Bessa,
il quale s'invola lungo la banda sinistra e scarica sul secondo palo per l'
accorrente Ramon, che in scivolata riesce a far carambolare la palla in rete
con l'evidente ausilio del braccio. A nulla servono le reiterate proteste dei
padroni di casa: in una manciata di secondi si passa così dal possibile
pareggio del Napoli Vesevo all'importante allungo dell'Asti. Nervosismo alle
stelle, match che s'incattivisce, suona la sirena dell'intervallo ma non si
placano le proteste dei partenopei all'indirizzo degli arbitri, rei di aver
compiuto errori di non poco conto nella parte finale della prima frazione di
gioco e non solo. Nella ripresa la squadra di mister Centonze prova subito ad
attaccare nel tentativo di accorciare le distanze, anche se è costretta a
rischiare sulle veloci ripartenze portate dagli ospiti. Al 3' De Luca offre una
gran palla a Maggio, il cui tiro ciabattato chiama Scarparo alla respinta in
angolo. Poco dopo Lima dà un saggio della sua bravura, superando in dribbling
due avversari e andando alla conclusione da buona posizione, ma Ranieri fa
buona guardia. Il Napoli Vesevo le prova tutte, ma gli avversari si difendono
con ordine costringendo gli azzurri ad andare al tiro dalla lunga distanza
senza che ciò porta sortire gli effetti desiderati. All'8' Ramon travolge tutto
e tutti per poi lasciar partire un'autentica bomba che Ranieri che respinge con
il viso. Bella iniziativa di Campano sul fronte opposto, ma Scarparo è ancora
una volta attento. Portieri grandi protagonisti del match, visto che al 10'
Ranieri risponde al collega di ruolo con una parata altrettanto decisiva su
botta ravvicinata di Cavinato. Clamorosa la palla-gol sprecata ancora una
volta da quest'ultimo al 14', quando calcia fuori a porta sguarnita su assist
dell'imprendibile Ramon. Al 18' Campano riapre la contesa realizzando con un
potente destro un calcio di punizione battuto ai limiti dell'area di rigore
nero-arancione. Finale di gara incandescente, Corsini è costretto ad atterrare
l'indiavolato Campano lanciato a rete, ma gli arbitri lo graziano punendolo
soltanto con un cartellino giallo tra le rinnovate proteste dei locali. Ma la
firma in calce alla vittoria dell'Asti la pone Scarparo, che a fil di sirena
compie due autentici miracoli su due bolidi ravvicinati dello stremato capitano
partenopeo.
LE INTERVISTE – A fine partita non ha parole Antonio Campano per esternare
tutta la sua delusione per quanto accaduto nella sfida con l'Asti:"OggiAggiungi un appuntamento per oggi per noi
era una tappa fondamentale per la nostra stagione, purtroppo è andata male.
Ancora una volta abbiamo fatto una gran partita ma non è servito, non so più
cosa dire. Il portiere avversario ha parato di tutto, soprattutto nell'ultima
azione è stato davvero incredibile. Meglio non parlare degli arbitraggi, certo
che combattere anche contro di loro diventa troppo dura. Nel primo tempo siamo
passati da un rigore a nostro favore ad un gol assolutamente irregolare
assegnato a loro, il fallo di mani mi è sembrato evidentissimo in quella
circostanza". Profondamente deluso ed amareggiato anche il tecnico Andrea
Centonze:"Siamo ancora una volta qui a commentare un'altra sconfitta
immeritata. Credo che almeno il pareggio sarebbe stato un giusto riconoscimento
alla nostra prestazione. Non era facile giocare contro l'Asti, che è una
squadra ben organizzata, composta da ottimi giocatori. Abbiamo sofferto nei
primi minuti, soprattutto nella marcatura di Ramon. Poi abbiamo preso le misure
e siamo andati in vantaggio sfiorando in più occasioni il raddoppio. E'
accaduto ancora una volta quello che è già successo in gare precedenti, quando
abbiamo incassato due gol nello spazio di pochi secondi. Poi c'è stato l'
episodio del rigore non concesso e sulla successiva ripartenza abbiamo beccato
la terza rete, scaturita molto probabilmente da un fallo di mani. Non mi piace
mai parlare degli arbitri, ma direi che oggi non ci è andata sicuramente bene.
Nella ripresa abbiamo fatto di tutto per strappare un risultato positivo, ma
Scarparo ha fatto interventi strepitosi, soprattutto gli ultimi due sulle
conclusioni di Campano".
NAPOLI VESEVO-ASTI 2-3 (1-3 p.t.)
NAPOLI VESEVO: Ranieri, D'Addio, Longobardi, Campano, Mele, DeLuca, Iazzetta,
Iannone, Maggio, Melise, Mollo, Di Lorenzo All. Centonze
ASTI: Scarparo, Patané, Lima, Ottaviano, Modica, Ramon, Cavinato, Corsini,
Dias, Cannella, Bessa, Casalone All. Tabbia
ARBITRI: Francesco Peroni (Città Di Castello), Pierluigi Bedendo (Rovigo)
CRONO: Gaetano Trinchese (Nola)
MARCATORI: 4'52'' Melise (NV), 8'47'' Bessa (A), 8'59'' e 17'25'' Ramon (A)
del p.t., 18'01'' Campano (NV) del s.t.
AMMONITI: Mele (NV), Corsini (A)
UFFICIO STAMPA NAPOLI VESEVO