Lello Del Monaco non ci sta. Il presidente del Maddaloni calcio a 5, dopo l’ultima sfida con l’Lpg Group ha deciso di parlare con toni forti, stufo di essere associato a qualcosa che non gli appartiene e che non vuole faccia assolutamente parte del suo modo d’intendere lo sport. Queste le sue parole: “Di solito protesto contro gli arbitri, cerco di farlo in maniera critica perché francamente gli errori spesso sono evidenti e plateali, in situazioni che colpiscono il nostro club e anche altre società. In questa ottica il mio vuole sempre essere un monito a far crescere il movimento perché le società che pagano una iscrizione ad un campionato federale devono avere la possibilità di giudicare e confrontarsi con i vari organi di competenza se qualcosa non funziona. Detto questo, nessuno e neanche il sottoscritto può giustificarsi per quanto accaduto nella partita con l’Lpg. Chiedo pubblicamente scusa alla società, ai tanti amici che ho nell’Lpg, io non m’identifico in quelle persone e mai vorrei trovarmi in queste condizioni. A questo punto, nonostante il nostro obiettivo sia quello di creare aggregazione sul territorio, devo fare inevitabilmente un passo indietro. Queste persone creano solo un danno economico e d’immagine alla società ed io non mi diverto più se ogni volta, oltre alla partita devo pensare anche a chi la viene a vedere. Ho sempre paura che accada qualcosa, nel palazzetto ci vengono anche donne, bambini, familiari, stiamo trasmettendo valori sbagliati. Ci sono addetti ai lavori che sono venuti a trovarci sabato scorso, amici prima di tutto come Gatti, Orefice, Palumbo ed ai quali devono chiedere scusa per quanto hanno visto”. Uno sfogo amaro e Del Monaco non intende fermarsi qua: “Meglio giocare a porte chiuse, si eviterebbero multe e disagi. Io sono stufo, il sabato deve essere uno svago, voglio vincere sul campo e non diversamente, lo ripeto ancora, chiedo scusa al mondo del futsal. Maddaloni deve essere conosciuta per altre cose e non per questi episodi. Chi, anche tra le persone vicine alla mia società e tra i miei stessi dirigenti ha voglia di viaggiare d’ora in avanti in questa direzione, allora proviamo ad invertire la rotta, altrimenti si stessero a casa, io voglio fare sport e basta”.