Un finale di fuoco. E’ quello che attende il Casavatore in queste ultime tre giornate di campionato per evitare i playout. Tra la fine del girone d’andata e l’inizio del girone di ritorno la squadra del presidente Caturano sembrava aver trovato la quadratura giusta dopo un inizio deludente, poi però è mancata la continuità: “Sembrava che avessimo intrapreso la strada buona -conferma Rolando Mandragora-, ma poi un po’ per sfortuna e un po’ per errori nostri abbiamo avuto qualche battuta d’arresto di troppo”. Due punti pesanti il Casavatore li ha persi nel match interno contro il Solofra (pareggiato per 4-4). Da lì due sconfitte contro Calvi Simaldone e New Team, forse frutto del contraccolpo psicologico, ma Mandragora la pensa diversamente: “A mio avviso la classifica non rispecchia il nostro valore. Dall’arrivo di mister Gagliotta la squadra riesce a creare tantissime occasioni e se analizziamo le partite con Solofra e New Team ci accorgiamo che abbiamo prodotto una marea di palle gol, ma siamo stati sfortunati e i portieri Vitiello e Natoli si sono superati. Quindi penso che non ci sia stato alcun contraccolpo, siamo un grande gruppo e lo dimostreremo”. Il Casavatore è a quota 35, a +2 sulla zona playout ma con un calendario tutt’altro che agevole: sabato va ad Avellino, poi ospiterà il Napolilepanto ed infine farà visita all’Afragola. Quella in terra irpina sarà una partita particolare per Mandragora, lui che nella prima parte di stagione ha vestito biancoverde per poi separarsi non senza strascichi polemici: “A questo proposito voglio fare una precisazione: ad Avellino per me solo alcune persone non si sono comportate bene, per il resto mi sono trovato benissimo e ho lasciato tanti amici, conoscendo un “fratello” come Maurizio Preziuso, grande giocatore e fantastica persona. Faremo di tutto per vincere, ci attendono tre finali. Nelle ultime due gare affronteremo la vincitrice del campionato e la squadra, il Napolilepanto, che a mio avviso insieme alla Flegrea gioca il miglior calcio a 5″.