“Oggi sono 15 anni senza Lello Verolino. Con lui ho iniziato a fare questo lavoro nel 1990. Ci ritrovammo in una stanza del Centro Direzionale a prendere i risultati per le pagine di Prima Categoria. Io avevo iniziato a scrivere trafiletti sulla Terza Categoria. Era il vecchio Giornale di Napoli. Diciamo la verità, siamo stati i precursori di un mondo che non conosceva nessuno. Abbiamo raccontato in maniera approfondita e dettagliata quel calcio di cui molti ignoravano anche l’esistenza. Quelle pagine di Prima, Seconda e Terza Categoria facevano il botto, all’epoca non esistevano i giornali locali che poi diedero ampio risalto a tutto. Nel 1999, dopo un breve periodo in cui ci separammo, ci siamo ritrovati insieme a Napoli Metropoli. E anche là, con la storia dell’Afragola in serie A, seguimmo insieme l’idea di tuffarci totalmente nell’universo calcio a 5 perchè se ne parlava pochissimo. E lo stesso facemmo dedicando nel settimanale pagine intere a chi non avesse spazio altrove. Nacque anche la trasmissione Punto 5. E’ stato un viaggio bellissimo conoscerti, viverti, averti come consigliere e amico. Non potrò mai dimenticare quella tua camminata sull’andante storto, quel pizzetto, le canzoni di Little Tony in macchina, la pizza da Giovanna, le metafore, la saggezza, la voce, i racconti e quel pollice in alto l’ultima volta che ci vedemmo. E quelle tue parole: devi continuare a fare il giornalista e sempre tu col calcio a 5, fammi la promessa di non abbandonare questo sport bellissimo. Promessa mantenuta”.
Ciao Lello, ti voglio bene