Giocatrice esperta, torna a casa dopo aver giocato in Serie A
Quando hai iniziato a giocare a calcio e qual è stata la tua carriera fino ad oggi? Gioco a calcio da quando avevo 7 anni ma agonisticamente ho cominciato a 18 (perché mia madre era contraria prima) precisamente nel Belvedere C5 dove ho avuto l’onore di crescere dalla serie C fino alla serie A fatta per ben 2 anni, ma sopratutto l’onore di lavorare con l’uomo che mi ha dato le basi solide che mi hanno sempre distinto, mister Vito Toriello. Poi ho lasciato per un paio di anni causa lavoro e ho ripreso giocando nella Fimas scontrandomi in finale con quella che l’anno successivo è stata la mia squadra, la Fénix. L’anno scorso ho avuto di nuovo un’esperienza in serie A in veneto nella Rambla C5. Quest’anno, tornata a casa, ho scelto di nuovo la famiglia Fénix.
In che ruolo giochi e qual è la tua giocata preferita? Il mio ruolo è sempre stato universale ma preferisco la giocata laterale
In campo sei diversa dalla persona che sei nella vita di tutti i giorni? In campo sono la stessa persona mi prendo solo un po’ più sul serio perché sono concentrata e punto a dare il meglio.
Quanto è importante in uno sport di squadra la coesione del gruppo? La coesione è tutto e fa sempre la differenza. Possiamo trovare squadre più forti tecnicamente ma quella che vince è sempre quella più unita e che ha un’ottima sintonia di gioco
Perché la Fénix e dove può arrivare questa squadra? Ho scelto di nuovo la Fénix perché è una delle pochissime società che lavorano, investono e credono in modo serio e professionale in questo sport e nelle proprie ragazze. C’è un rispetto reciproco e ci si sente come tra le mura domestiche. Questa società può arrivare in alto e dopo un anno di fermo è ora di prendersi qualche piccola soddisfazione,quelle che meritavamo già due anni fa. Ci credo fermamente.
Bentornata Daniela!
Arturo Calabrese
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