Il nostro protagonista della settimana è il nazionale Vincenzo Botta, classe 1984, uno dei calciatori storici dello Scafati S. Maria, da quest’anno capitano della squadra. Lo intervistiamo in seguito all’ 1-1 ottenuto sul campo del Fasano.
Sabato scorso avete conquistato il primo punto della stagione lontani dal vostro campo di gioco, contro il Fasano, che gara è stata?
Potevamo tranquillamente conquistare i tre punti, perché avevamo la partita in pugno, ma purtroppo non siamo stati abbastanza cinici sotto porta e abbiamo rischiato anche di perdere a pochi minuti dalla fine. Abbiamo attaccato per tutta la gara, ma non abbiamo sfruttato al meglio le tante occasioni avute, infatti abbiamo concretizzato una sola volta, loro invece hanno realizzato poche azioni, ma sono riusciti a segnare. L’unico rammarico è che se avessimo vinto saremmo andati da soli al terzo posto. Comunque ciò che conta è che abbiamo ottenuto il primo punto della stagione in trasferta, il che significa che le cose iniziano a migliorare anche fuori casa.
Nelle ultime partite abbiamo visto uno Scafati molto compatto in difesa, ma con qualche difficoltà in attacco, secondo te come mai?
L’importante è già arrivarci sotto la porta avversaria, poi con un po’ di fortuna i gol arriveranno, dobbiamo solo imparare ad essere più cattivi. In attacco abbiamo giocatori come Testa, Milucci e Fabbrini, che sono tutti molto bravi, seppur giovanissimi, quindi presto i frutti del nostro lavoro si vedranno.
Da quest’anno indossi la fascia da capitano, come ti trovi in questo ruolo?
Per me essere capitano di una squadra come lo Scafati S. Maria, che mi ha dato tanto in questi anni e per la quale mi impegno sempre al massimo, è una cosa che mi fa grande piacere ed è un onore. Certo, è una responsabilità in più, ma ne sono orgoglioso e spero di portare questa fascia per altri anni ancora.
Secondo te dove può arrivare lo Scafati in questo campionato?
Fin ora, vedendo anche le altre squadre, credo che avremmo potuto avere molti punti in più rispetto a quelli che abbiamo. In alcune partite potevamo sicuramente fare meglio, ma ormai è andata così. Comunque per il momento non abbiamo nulla da recriminare, il campionato è ancora lungo e sta a noi fare la nostra parte, ce la metteremo tutta e speriamo di accontentare il mister e la società.
Sei un calcettista di grande esperienza, cosa pensi del fatto che quest’anno in squadra ci siano molti giocatori giovani?
Credo che sia una cosa molto positiva per la squadra, anche perché si tratta di giovani molto bravi che sicuramente faranno strada in questo sport. Mi piace molto la squadra che si è formata quest’anno, è molto unita e compatta, il che è fondamentale per poter andar avanti serenamente.
Sabato prossimo affronterete tra le mura amiche il Regalbuto, al terzo posto in classifica, che gara ti aspetti?
Fino a questo momento il nostro ruolino di marcia in casa è stato rispettato e se vogliamo ottenere la salvezza non dobbiamo invertire la rotta. Sarà una bella partita, perché loro hanno due punti più di noi, quindi se vinciamo li superiamo. Sappiamo che è una buona squadra, ma noi giocheremo la nostra partita e scenderemo in campo determinati a conquistare i tre punti.
Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?
Per il momento il mio unico obiettivo è la salvezza, poi vediamo se a dicembre riusciamo a raggiungere la Coppa Italia.
Sara Incarnato
Ufficio Stampa Scafati S. Maria