Intervenuto come ospite martedì sera a Punto 5, il tecnico della Flegrea Augusto Di Iorio ha rilasciato alcune dichiarazioni. Dal servizio di Napoli-Acqua Claudia il trainer dice la sua su Frosolone: “Per due anni consecutivi ha vinto lo scudetto Allievi ed è stato il miglior giocatore della manifestazione. Credo che sia il miglior ’94 italiano, mi fa piacere che Carmine Tarantino creda in lui. Ha fisico e intelligenza, speriamo che intraprenda un percorso importante che possa, perchè no, portarlo fino alla Nazionale”. In studio si parla del caso Napoli Ma.Ma., Di Iorio si esprime arbitri: “Non voglio tornare sugli episodi che ci hanno colpito quest’anno per non creare ulteriori polemiche. L’unica cosa che dico è che sarebbe importante da parte dei direttori di gara ammettere i propri errori”. Si passa quindi all’analisi di New Team-Napolilepanto: “E’ stata una partita caratterizzata da una circolazione di palla un po’ lenta viste le caratteristiche del campo. A volte sembra una frase fatta, ma è davvero emersa la forza del gruppo: la New Team non solo è andata sotto sullo 0-4, ma dopo aver chiuso il primo tempo sull’1-4 ha subito un altro gol appena iniziata la ripresa. Sarebbe stata una mazzata per chiunque, ma mister Annunziata ha trasmesso serenità alla squadra ed alla fine i vesuviani hanno meritato la vittoria. La New Team ha disputato un ottimo campionato, è arrivata terza ma per lunghi tratti ha tenuto testa all’Afragola ed ha offerto una grande prestazione nonostante i pochissimi ricambi. Il Napolilepanto da par suo è una signora squadra, era partito bene, forse pensava di aver vinto e l’1-5 ha causato un rilassamento. Oliva dice che si è trattato di un calo fisico, il presidente Addeo crede che la causa sia di natura psicologica: dall’esterno sembrava un crollo mentale anche perchè i pomiglianesi avevano più cambi, ma l’allenatore è colui che più di tutti ha il polso della squadra e se Oliva dice che la squadra è calata atleticamente vuol dire che è andata così”. Sabato c’è Traiconet-New Team: “Secondo me può essere determinante il fattore campo, così come lo è stato nella semifinale. In C1 c’è la difficoltà di giocare su campi diversi tra loro, nel post partita può sembrare una giustificazione ed invece a mente fredda dico che spesso può rappresentare una condizione che incide tantissimo. Alla vigilia dei playoff avevo pronosticato una vittoria della Traiconet, anche perchè ha una rosa più vasta e nel mese di maggio questo ti permette di avere una freschezza maggiore”. Di Iorio ha assistito anche a Casavatore-Turris: “E’ stata una partita tirata e corretta, giocata in un bel clima. La Turris ha fatto una buona gara, con un Loasses dotato di una qualità di calcio incredibile. La rimonta finale? Su un campo come quello di Casavatore occorre la massima attenzione difensiva. L’episodio decisivo è stato secondo me l’infortunio di Mazzarella, che fino a quel momento stava riuscendo a tamponare la fisicità di Pezzella. Da lì in avanti il Casavatore ha trovato uno sfogo di gioco con palla sul suo pivot, che agiva di sponda oppure andava al tiro senza che gli avversari riuscissero a contenerlo. Il Casavatore ha un gruppo solido, con giocatori che hanno un legame anche al di fuori del campo, e alla fine chi ci crede così fortemente merita di vincere. Il gol del 6-8? Mi sembra regolare, Pezzella è stato astuto nello sfruttare la sua forza fisica senza fare fallo. Per quanto riguarda i portieri, un campo così piccolo esalta le prestazioni sia in positivo che in negativo a causa delle tante conclusioni. Pace ha fatto male all’inizio, ma è stato forte mentalmente nel rientrare dopo l’infortunio di Rinaldi non commettendo più errori; anche Cerino ha avuto un paio di disattenzioni”. Si chiude con il bilancio sull’annata della Flegrea: “La stagione va valutata al netto delle emozioni finali. Quando non raggiungi gli obiettivi per un solo gol, come avvenuto sia in finale di coppa Italia sia in campionato con la sconfitta di misura a Sant’Egidio, fa male. Credo che però abbiamo disputato complessivamente un buon campionato, giocando un futsal propositivo e lanciando tanti giovani. Dispiace perchè si poteva fare qualcosina in più ma sono contento, avremmo potuto fare bene ai playoff ma purtroppo la regola dei 10 punti la conoscevamo dall’inizio. Il prossimo anno cercheremo di fare meglio, vediamo i programmi societari cosa permettono. Riso e Tufano? Rispecchiano l’identikit dei giocatori che ricerchiamo, giovani e affamati, non neghiamo che ci piacciono ma tengo a sottolineare che quando si tratta di atleti under 25 (come nel caso di Riso, ndr) parliamo sempre prima con le società di appartenenza”.