Clamoroso in un PalaTezze da urlo: l’Arzignano rimonta il 5-1 della gara di andata e condanna la Lazio alla retrocessione. La decidono i suoi campioni Marcio Brancher e Fabrizio Amoroso.
CRONACA Una rimonta incredibile, un palasport da sogno, la partita perfetta, il cuore di Marcio e Amoroso. L’Arzignano, tornato per la prima volta in Serie A dalla retrocessione del 2010, si tiene stretta la massima serie battendo la Lazio al termine di una gara di ritorno dei playout perfetta, sovvertendo il 5-1 maturato a Roma non più di sette giorni fa. E’ però la Lazio a sbloccare la partita all’ottavo grazie a Rocha, su punizione battuta da capitan Chilelli: l’1-0 dei romani resiste solo un minuto, perché bomber Amoroso suona la carica pareggiando subito e cambiando per sempre l’inerzia della sfida. Nel giro di tre minuti Paulinho, Linhares – il migliore in campo – e Murga fanno esplodere il PalaTezze per il momentaneo 4-1. I biancocelesti provano a metterci una pezza con Bizjak (tiro deviato da Marcio), ma a un minuto dall’intervallo ancora Linhares trova la via del gol: all’intervallo è 5-2 per il Grifo che di fatto annulla lo svantaggio dell’andata.
Il secondo tempo è una battaglia senza esclusione di colpi. Dopo 5? Paulinho porta a 4 i gol di vantaggio dei biancorossi e sarebbero supplementari. Al nono Amoroso gli fa eco segnando la rete che significherebbe salvezza, ma l’espulsione di Salamone regala un afflato di vita alla Lazio. Con l’uomo in più Rocha sigla il momentaneo 7-3 rimettendo la partita sul filo del rasoio. Manca un protagonista all’appello, è capitan Marcio. Al diciannovesimo il quasi 52enne si getta come un ragazzino su un pallone servitogli da Amoroso – non certo un altro giovincello – battendo Espindola per il gol che chiude i conti. La Lazio mette il portiere di movimento, ma non ne ha davvero più. A soli due secondi dalla fine Amoroso, ancora lui, segna a porta vuota il definitivo 9-3, facendo partire la grande festa dei tifosi del Grifo. Per la Lazio è una cocente delusione, dura da digerire, alla luce soprattutto della gara d’andata. Una sconfitta che significa retrocessione e addio alla Serie A.
ARZIGNANO-LAZIO 9-3 s.t. (5-2 p.t.)
ARZIGNANO: Pozzi, Marcio, Linhares, Amoroso, Motta, Jesùs Murga, Boschetto, Rosa, Tres, Salamone, Zarantonello, Paulinho, Houenou, Marzotto. All. Lopez
LAZIO: Espindola, Gedson, Chilelli, Raul Rocha, Bizjak, Biscossi, Vieira, Giulii Capponi, De Lillo, Lupi, Capozzi, Beltrano. All. Reali
MARCATORI: 7’24” p.t. Rocha (L), 8’47” Amoroso (A), 9’34” Paulinho (A), 11’29” Linhares (A), 14’21” Murga (A), 15’33” Bizjak (L), 18’48” Linhares (A), 5’08” s.t. Paulinho (A), 8’47” Amoroso (A), 10’48” Rocha (L), 18’36” Marcio (A), 19’58” Amoroso (A)
AMMONITI: Biscossi (L), Salamone (A), Tres (A), Giulia Capponi (L), Houenou (A), Chilelli (L), Pozzi (A), Amoroso (A), Bizjak (L), Murga (A), Rocha (L)
ESPULSI: 9’23” s.t. Salamone (A) per somma di ammonizioni
ARBITRI: Lorenzo Cursi (Jesi), Vincenzo Brischetto (Acireale), Giulio Colombin (Bassano del Grappa) CRONO: Fabio Pozzobon (Treviso
UFFICIO STAMPA DIVISIONE