Damian Ferreyra, laterale classe '87, è un calcettista dalle indubbie qualità tecniche, che con l'arrivo in Italia ha saputo mantenere intatte l'umiltà e la voglia di imparare, nonostante abbia subito avuto l'occasione di misurarsi in categorie maggiori.
1. A quanti anni hai cominciato a giocare a calcio a cinque?
"Ne avevo circa sette. Ho sempre giocato a calcio a cinque, cominciando in Argentina dalla categoria F.A.F.I., quella di quando si è proprio piccoli".
2. Prima di venire in Italia, quali sono state le maggiori soddisfazioni che ti sei preso in Argentina grazie a questo sport?
"Ho giocato quasi sempre nel Pinocho Futsal, una società antichissima e molto seria, ma il vero calcio a cinque professionistico l'ho conosciuto solo dopo essere arrivato in Italia".
3. Quando e perché hai deciso di venire in Italia?
"Mi sono trasferito in Italia con la mia famiglia quando la crisi economica ha investito il mio Paese. Qui a Napoli ho infatti mia nonna materna, che ci ha accolto volentieri.
Quando sono arrivato in Italia ho deciso di cercare una squadra di calcetto. Ho fatto il provino con la Barrese e mi hanno preso. Lì ho cominciato a giocare da professionista. Sono stato fortunato a trovare subito una società seria ed ambiziosa, dove sono rimasto per quasi quattro anni, di cui due in A2 ed il resto nella massima serie".
4. Qual è ricordo più bello della tua avventura italiana finora?
"Il primo che mi viene in mente è di sicuro la vittoria della Coppa Italia di A2 in casa della Marca Futsal. Quello è stato l'anno in cui, insieme a mister De Luise, sono cresciuto moltissimo, cominciando a giocare veramente. Un altro momento bellissimo è stato la vittoria del campionato di A2 con mister Di Costanzo".
5. Sei giovanissimo, ma hai già avuto esperienza anche nella massima serie con la Barrese. Cosa ti ha spinto ad abbracciare il progetto della Bagnolese prima e del Napoli Futsal poi?
"Dopo aver fatto esperienze di vario genere è arrivato il tempo di dimostrare ciò che ho imparato e anche la serie B ha il suo fascino. Scendere di categoria non è sempre un male. Le difficoltà ci sono lo stesso e cè sempre da imparare".
6. La stagione 2010/2011 è iniziata da quasi un mese e finora siete stati fermati soltanto dalle due squadre che attualmente si contendono la vetta della classifica. Quale obiettivo secondo te potrebbe raggiungere questo Napoli Futsal?
"E' ormai risaputo che lobiettivo della società sono i playoff e credo che si possa raggiungere. Dobbiamo continuare ad impegnarci come stiamo facendo. Abbiamo un punto forte in questo gruppo, che si sta dimostrando davvero molto unito. Siamo tutti giovani e, anche se qualcuno potrebbe vedere ciò come un punto a sfavore, secondo me è un bene"
7. La partita di sabato contro lo Scafati ha creato molte polemiche. Vuoi dire qualcosa in merito?
"Quando si giocano partite importanti non si deve pensare assolutamente a ciò che succede fuori. Credo che siamo stati sfortunati a non fare gol. In particolare, se avessimo fatto il secondo gol sono sicuro che avremmo vinto. Quella di sabato scorso è stata, secondo me, la migliore partita che abbiamo giocato finora, dal punto di vista della concentrazione, dell'ottimismo (perché ci abbiamo creduto fino alla fine), della determinazione e della tranquillità (non ci siamo fatti prendere dalla tensione che c'era fuori). Siamo stati un po' imprecisi e ora come ora i punti persi sembrano duri da recuperare, ma mancano ancora tante partite. Vedremo".
8. Dove potrebbe migliorare questo gruppo?
"Dobbiamo sbagliare di meno. Si può sempre migliorare e a trovare il modo ci penserà il mister".
9. Come commenteresti, dunque, il lavoro svolto finora da mister Di Costanzo?
"Lo conosco da un po' di anni ormai. E' un grandissimo motivatore, che sa mantenere lo spogliatoio sereno e lo stato d'animo della squadra sempre alto".
Amalia Di Palma
ufficio stampa Napoli Futsal