Riceviamo e pubblichiamo
Deluso,amareggiato e disgustato da come finisce il mio rapporto di collaborazione con il Real Casarea .
Quando venni contattato dalla societa’ Real Casarea tramite il mio grande amico Gianluigi Toscano ds della TURRIS OCTAVA ero molto lusingato visto che mi proposero di mettere su’ una situazione di calcio a 5 e partecipare al campionato di serie d con un progetto a lungo termine.
Dopo essermi preso una settimana di tempo per organizzare il tutto decisi di accettare la proposta sposando in pieno questo progetto. Gia’ da subito per non avere problemi dettai le mie condizioni sugli orari di allenamento e sul tipo di organizzazione .
Il mio compito era quello di organizzare la squadra dal mister,alla dirigenza,ai giocatori,all’acquisto dell’abbigliamento sportivo.
La societa’ Real Casarea mi metteva a disposizione la struttura per gli allenamenti,l’iscrizione al campionato,10 palloni da calcio a 5 mai ricevuti e un kit maglie da gara ricevuto ma mai indossato perche’ si trattatva di maglie gia’ usate dalla scuola calcio.
Si lavora intensamente per mettere su’ un buon gruppo e si parte dalla dirigenza con Manzilli Mario e Sarpone Marco ai Mister Russo Ciro e Pizzi Sergio. Gli allenamenti iniziano ma dopo svariati problemi mi sembra che tutto procedi nel verso giusto visto che il gruppo e’ compatto e sempre presente in massa agli allenamenti quindi dopo aver reclutato degli sponsor si parte con la produzione dell’abbigliamento sportivo ma ieri sera giornata di allenamento vengo contattato dal loro segretario e mi viene detto di non avere disponibilita’ del campo e che ci saremmo aggiornati per il prossimo allenamento che comunque era gia’ pianificato visto che erano sempre di martedi e giovedi. Dopo aver contattato il segretario mi reco presso la loro sede ma il presidente era andato via anche sapendo della mia venuta.
Stesso ieri sera ho comunicato in accordo con gli altri due dirigenti di interrompere questa collaborazione visto che non c’erano piu’ i presupposti per andare avanti.
Il calcio a 11 per loro e’ business mentre per me il calcio a 5 e’ passione e sacrifici quindi le due cose non potevano mai convivere.
Adesso mi ritrovo ad una settimana dall’inizio del campionato con un gruppo compatto di calcettisti,dirigenti e allenatori ma senza iscrizione al campionato e senza una struttura dove allenarci. Stiamo cercando di risolvere il problema creando una nuova societa’ ma non e’ facile visto i tempi.A questo punto valutiamo anche qualche proposta valida di collaborazione a 360 gradi.
Giuseppe Piro