Appare molto sconcertato e basito il massimo dirigente del Città delle Acque, Massimo De Iulio, dalla sentenza emessa stamane dal giudice sportivo. Dalle parole del presidente si evince una fortissima amarezza: "La sentenza lascia trasparire nette incongruenze dovute al fatto che una squadra ospitata con famiglie e bambini al seguito non puo' ricevere la stessa pena della squadra di casa con i propri supporters. Ridisputare la gara a porte chiuse sarebbe stata la soluzione più idonea". Il patron annuncia anche che intende impugnare la sentenza e procedere in appello: "Con il mio avvocato sto mettendo a punto una serie di mosse che andranno a connotare il nostro ricorso ai provvedimenti del giudice sportivo. Non ci sto a non disputare una finale senza aver giocato la semifinale. Faremo il possibile per far valere legalmente i nostri diritti".