
L’intervista di questa settimana è dedicata a Tommaso Carannante, numero uno dell’Amici del Fusaro. Scopriamo chi è oltre il mondo del futsal, i suoi segreti, le sue emozioni quotidiane.
Presidente, prima di tutto le chiediamo cosa fa nella vita.
“Ho un’agenzia di trasporti funebri, che opera principalmente a Bacoli, Monte di Procida e Pozzuoli”.
Cosa dicono in famiglia della passione legata al futsal?
“Mia moglie e i miei bambini mi appoggiano pienamente e questo mi rende sereno e mi spinge a fare sempre di più. Per questo ci tengo a ringraziare mia moglie”.
Ha altri hobby?
“Sì, il calcio e la corsa”.
Lei tifa? Parliamo di calcio ovviamente…
“Tifo Napoli, ma non lo seguo molto. Preferisco il bel calcio”.
C’è la partita decisiva per un grande obiettivo della sua squadra del cuore e quella decisiva della sua squadra di calcio a 5. Che fa?
“Assolutamente e senza ombra di dubbio Amici del Fusaro prima di tutto”.
Da quanto tempo vive nella galassia del futsal?
“Questo è il mio secondo anno”.
Il ricordo più bello legato alla sua esperienza in questo sport oppure ci racconti un aneddoto in particolare.
“L’anno scorso al mio arrivo perdemmo la prima amichevole per 6 a 2. Da lì mi misi subito in moto per vincere il campionato di serie D, e oggi eccoci qua”.
Cosa non le piace del calcio a 5?
“Tutto sommato non c’è nulla da migliorare, per me va bene così”.
Il suo portafortuna?
“Non lo posso dire, è una cosa che faccio prima del riconoscimento con tutti i ragazzi”.