Riceviamo e pubblichiamo. “Avevo deciso di tacere e tenere il profilo basso in questa vicenda. D’altronde, chi più chi meno, quasi tutte le società del campionato avevano spezzato una lancia in nostro favore. Poi però leggo le dichiarazioni del signor Napolitano che ci chiama in causa quindi ritengo giusto far sapere anche il nostro punto di vista. Ritengo che il Cicciano sia stato oltremodo scorretto, non tanto nel farci ricorso visto che ogni squadra è libera di fare quello che ritiene. È stato molto scorretto nel telefonare ai dirigenti del Solofra per avvertirli di fare la stessa cosa. Scorretto nei nostri confronti e scorretto nei confronti dell’Alma Salerno che si stava giocando il campionato. Se la mia società avesse volontariamente imbrogliato, non saremmo neanche qui a parlarne ma mi sembra abbastanza chiaro a tutti che il tutto è nato da un equivoco e da un cattivo consiglio di qualcuno della federazione. Abbiamo fatto giocare Daniele Ventimiglia contro il Cicciano in buona fede, perché ritenevamo che lo stesso avesse scontato la squalifica contro il Parete. Invece Cicciano che fa ?Non solo ci fa ricorso. Ma avverte anche un’altra società invece di telefonarci e farci notare la nostra disattenzione per evitarci di commetterne un’altra. Leggo inoltre che il signor Napolitano avrebbe aspettato quattro giorni prima di decidere di fare ricorso. Allora mi chiedo:” ricordo male o entro 24 ore bisogna fare preannuncio reclamo?” E’ stato fatto? E’ stato fatto nei tempi? Non avremo mai risposte a queste domande, perché evidentemente la federazione vuole che noi non se ne abbia. Il calcio a 5 come un po’ tutto nella vita, trae linfa vitale dalle persone che lo vivono. Se queste persone sono scorrette, come nel caso del cicciano, oppure poco chiare come dimostra la vicenda nostra ma anche quella del famoso ricorso della Caivanese, non lamentiamoci se questo sport si avvia alla distruzione.”
Guido Ventimiglia
In relazione al passaggio sulla presunta telefonata del Cicciano ai dirigenti del Solofra, la nostra testata giornalistica si dissocia dal contenuto di queste dichiarazioni, in quanto non abbiamo prove dell’accaduto. Non esercitando mai la censura, la pubblichiamo per dovere di cronaca, ma il denunciante se ne assume tutte le responsabilità in ragione alla descrizione dei fatti. Chi si sentisse coinvolto avrà la stessa possibilità di replicare, qualora lo ritenesse opportuno.