Un anno fa, di questi tempi, avevamo ancora gli occhi lucidi per lo spettacolo vissuto a Faenza davanti a 5.000 spettatori, forse l’apice del nostro sport dal punto di vista della bellezza dell’evento e della risonanza mediatica. Oggi gli occhi sono lucidi e tristi per ben altri motivi, che allora non erano neppure immaginabili.
Rispetto al mio ultimo intervento, nel quale indicavo la data del 14 aprile come momento chiave per decisioni importanti, devo, mio malgrado, constatare che nel frattempo altre federazioni, fra tutte volley e basket – che governano discipline sportive e campionati di vertice abbastanza simili ai nostri, sia per gli aspetti organizzativi, sia per aspetti economici – hanno preso la drammatica ma responsabile scelta della interruzione definitiva di tutti i campionati.
In tutta sincerità, confesso di essere assolutamente allineato alle scelte di questi sport e credo che anche i nostri campionati debbano mettere la parola fine a questa stagione. Oggi ritengo che sia assolutamente contrastante parlare ancora di spettacolo, titoli, scudetti e premi, in questi giorni caratterizzati ancora dal bollettino serale del capo della Protezione Civile sul numero dei morti e dei nuovi contagiati, che non accenna a fermarsi e ci fa tremare sera dopo sera.
Vorrei poter mantenere l’illusione di un’altra soluzione, nell’interesse delle società eventualmente protagoniste, ma anche e soprattutto di coloro che amano il futsal. Naturalmente, la decisione sul futuro dei campionati sarà collegiale; noi siamo e ci sentiamo parte di una Federazione e della Lega di appartenenza e desideriamo perciò condividere la miglior soluzione possibile nel rispetto di tutti, tenuto conto delle specificità di ciascuno, ma consapevoli delle peculiarità della nostra disciplina rispetto al calcio .
Il mio pensiero ultimo è ancora una volta alla coesione, a non lottare per inutili poteri personali o poltrone con il proprio nome: forse, oggi il ruolo e la responsabilità devono essere prevalenti sugli aspetti umani di rivalsa personale, oggi il Futsal ha bisogno di unione almeno fino a che non riesca a riprendere lo splendore di quei meravigliosi e indimenticabili giorni di Faenza.
I miei più sinceri auguri di tutto cuore a tutta la famiglia dello sport più bello del mondo.
Andrea Montemurro