Meglio di questo si poteva davvero fare, oppure no? Questa sembra essere la questione emblematica, quasi amletica, del campionato disputato dalla Turris Octava. Non è bastato un andamento ai limiti della perfezione per ottenere la promozione dalla porta principale, questo sicuramente per merito di un Nocera che è stato capace addirittura di far meglio. Ma ora la cosiddetta eterna seconda del girone C ha la possibilità di primeggiare in occasione dei play-off e dare un calcio a tutti i rimpianti per quello che sarebbe potuto essere e che non è stato. Questo sabato ospiterà il sorprendente Real Ottaviano in occasione del secondo turno degli spareggi promozione e potrà disporre sia del fattore campo che del doppio risultato: la posta in palio è l'accesso al triangolare finale che decreterà la quarta squadra di C2 ad ottenere il salto in C1. Il tecnico corallino, Luciano Miele, analizza, con un pizzico di rammarico, la stagione disputata dai suoi: "E' stato sicuramente un anno di esperienza per tutta la società. Siamo contenti per quanto fatto, ma non felicissimi. Con un piccolo sforzo in più avremmo potuto raggiungere una promozione dal sapore di impresa, ma abbiamo peccato di ingenuità in alcuni momenti topici della stagione. La partita che ci ha definitivamente tagliato fuori dalla lotta per il titolo -prosegue il tecnico- è stata quella casalinga con il Real Cesinali, pareggiata da loro praticamente in extremis". Ed ora i play-off, da affrontare dopo una lunga sosta che però non preoccupa il coach: "In questo periodo abbiamo disputato due buone amichevoli contro Harem e Traiconet, ma sicuramente le partite ufficiali sono tutt'altra cosa. Comunque non penso ci saranno problemi, sono certo che rientremo a pieno ritmo partita dopo pochi minuti. Assenze? Dovremmo essere al completo. L'unico dubbio è legato alle condizioni di Zurolo, afflitto da una piccola pubalgia". Gragnano o Real Ottaviano non avrebbe fatto differenza, parola di Miele: "Sono due ottime squadre, ma noi dobbiamo guardare in casa nostra e pensare a far bene: dipende tutto da noi. La chiave di volta? Il Real Ottaviano -prosegue il tecnico corallino- è in grado di giocare in diversi modi. In una partita secca qual è quella che ci spetta ci sono così tante variabili, come il passare in vantaggio per primi oppure l'impatto del calore dei sostenitori, da rendere impossibile l'identificazione di un elemento decisivo in particolare".