Dopo le vicissitudini legate al Marianella ed il suo approdo ufficiale allo United Colours of Futsal, torna a parlare Salvatore Scarallo: “Ho aspettato molto per l’ufficialità, anche se c’era un accordo verbale già da un mese con Imperatore e Cervo. In questo periodo ho preferito non parlare delle vicende del Marianella, aspettando proprio questo momento per fare il punto della situazione. Sono felice di questa scelta per due motivi: innanzitutto il progetto United Colours mi affascina, in quanto si sposa con la mia idea di calcio a 5 per cui l’aggregazione di persone di qualsiasi etnia possa essere resa possibile dallo sport; in secundis ha influito la profonda delusione per l’impossibilità di partecipare ad un campionato nazionale con il Marianella, per cui ho preferito intraprendere un progetto che non parta necessariamente dal massimo campionato regionale ma che possa essere duraturo nel tempo”. Poi un’ampia parentesi sul Marianella: “Voglio fare un enorme ringraziamento allo staff tecnico, composto da Alberto Cervo, Pino Santomenna e Salvatore Cicatiello, e a tutti i ragazzi, dei quali ho saputo apprezzare le qualità umane senza dimenticare quelle tecniche, che ci hanno permesso di raggiungere risultati strabilianti: 84 punti rappresentano il record per la C1 a diciotto squadre, avvalorati dalla difficoltà nell’affrontare un campionato con Traiconet e Sala favorite anche in virtù di un budget superiore. In questi anni ho accompagnato il presidente Piccolo fungendo da supervisore dell’aspetto economico e dico che abbiamo vinto il campionato con investimenti da centro classifica. Per quanto riguarda la società, ringrazio inoltre proprio Piccolo, che in sette stagioni ci ha sostenuti finanziariamente garantendoci, nelle sue possibilità, la sopravvivenza, e i dirigenti che a titolo gratuito ci hanno accompagnato nel nostro percorso fatto di tre campionati vinti. Il rammarico per le note vicissitudini in seguito all’ultima promozione è grande, ed ha influito molto l’abbandono di alcuni sponsor che non ha permesso di assolvere pienamente agli accordi presi con i ragazzi della squadra. La mancata iscrizione deriva anche dal fatto che potenziali partner e sponsor hanno fatto un passo indietro rispetto ad accordi verbali precedentemente stipulati. Alcuni si chiederanno perchè vincere un campionato per poi non iscrivere la squadra alla categoria superiore. E’ una domanda da formulare alla società: io da calcettista, come tutti i miei compagni di squadra, non avrei mai rinunciato al primo posto per nessuna ragione al mondo, poichè il risultato sportivo per noi e per lo staff tecnico rimarrà indelebile”.