Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. La Serie C1 2011/2012 era attesa come una delle migliori dal punto di vista qualitativo degli ultimi anni e la prima giornata non ha smentito i pronostici.
Con la nostra lente d’ingrandimento, partiamo dalle big. Il match di cartello tra Traiconet e Flegrea era molto sentito soprattutto per la presenza dell’ex capitano puteolano Ferrante dall’altra parte della barricata dopo il caso scoppiato in estate. I ragazzi di Di Iorio hanno dato tutto, confermando di essere la prima squadra a potersi inserire nella lotta playoff alle spalle dei top team. La Traiconet però può contare su giocatori di qualità indiscussa, abituati a vincere: così nel finale Bucciero è salito in cattedra e da solo ha ribaltato le sorti di un match che sembrava già deciso.
L’altra grande sfida era quella tra Cus Avellino e New Team, con il battesimo irpino di Enrico Errico contro la sua ex squadra. Giocarsela a viso aperto raccogliendo un punto fa onore a entrambe le compagini: da un lato la New Team dimostra di avere tutte le carte in regola per poter lottare per il primato, dall’altro l’Avellino ha tenuto testa ad una compagine più attrezzata, confermandosi squadra tradizonalmente difficile da battere e potenzialmente una delle possibili outsider.
L’Afragola parte forte. Il team di Gennarelli supera l’Eboli con un 5 a 0, ribadendo la propria solidità soprattutto tra le mura amiche. I rossoblù hanno ancora margini di crescita, vista la condizione non ancora ottimale soprattutto dei nuovi arrivati Attanasio e Stiano. Giugliano è di nuovo disponibile dopo un lungo infortunio, ma il vero uomo in più potrebbe essere Mario Paolillo se non avrà problemi fisici. Da par suo l’Eboli è comunque rimasto con un gol di svantaggio fino ad un quarto d’ora dalla fine. Il team di Naimoli ha infastidito i padroni di casa con la tattica del portiere di movimento, ma la condizione fisica ancora approssimativa non ha permesso quello scatto finale che dovrebbe esserci dopo aver logorato gli avversari, che anzi hanno fatto valere il maggior numero di giorni di allenamento.
Stesso punteggio tra Napoli Lepanto e Real Calvi Simaldone. I pomiglianesi confermano di avere nel blocco Marianella e in Iazzetta uomini di sicuro affidamento per essere protagonisti in questa categoria, guidati da un “esordiente esperto” come Fabio Oliva, con la tenuta dei tanti giovani presenti in rosa che sarà importante per dare il cambio ai “titolarissimi”. I sanniti tuttavia sono rimasti in partita fino a pochi minuti dalla fine, dimostrandosi compagine arcigna e in grado di mettere in difficoltà diverse squadre, considerando anche il fatto che il tecnico Lamparelli dovrà lavorare per amalgamare un gruppo composto dai due distinti ceppi di Real Calvi e Mario Simaldone.
Vince anche il Casavatore. Il Real Sant’Erasmo è riuscito a tenere in scacco i partenopei per buona parte dell’incontro con il loro entusiasmo, la freschezza e la guida tecnica di mister Lieto, che con il tempo potrà plasmare questi ragazzi, quasi tutti alla prima esperienza in C1, raccogliendo risultati interessanti. In ogni caso i sammaritani dovranno evitare peccati di leggerezza come quello che ha portato all’errore dal dischetto da parte di Cecere ed acquisire la consapevolezza che il traguardo salvezza è raggiungibile solo se si dà il massimo. Il team di Crisci, da par suo, ha fatto valere il proprio tasso tecnico superiore e la grande esperienza dei suoi uomini chiave. Rimane tuttavia l’incognita Varriale, un giocatore fondamentale per questa squadra che dovrà aspettare ancora un mese per rientrare.
La partita con più gol è stata quella tra Sant’Egidio è Turris, terminata sul 7 a 6. Per il team di Bruno vale un po’ discorso fatto per la Flegrea: l’organico è di ottima qualità, superiore a quello dello scorso anno grazie soprattutto agli arrivi di Mirano, Emanuele e al ritorno di Ferraioli che con la tripletta rifilata ai corallini inaugura una stagione in cui potrebbe essere il vero valore aggiunto della sua squadra: i salernitani saranno pronti a inserirsi nella corsa ai playoff. Segnali positivi arrivano anche dalla Turris. La squadra del tecnico Miele ha rimediato una sconfitta di misura esterna contro una squadra di livello, dimostrando che il gruppo dello scorso anno con l’aggiunta di Catapano e Mazzarella può tranquillamente competere in C1.
Un’altra sfida spettacolare è stata quella tra Miseria e Nobiltà e Nocera. I molossi hanno una dimensione simile a quella della Turris: un gruppo che ha fatto benissimo in C2, integrato con pochi elementi di categoria che si fa valere anche nel massimo campionato regionale sul campo di una formazione temibile soprattutto in casa come il Miseria e Nobiltà. Tra le fila nocerine emerge ancora il senso del gol di Luca Della Brenda, che potrebbe ripetersi ad alti livelli dopo l’exploit con i 72 gol segnati lo scorso anno con la Cavese. Da par suo il Miseria e Nobiltà riparte con una vittoria sul proprio campo, che ha rappresentato la vera forza nell’ultimo campionato. I casertani hanno integrato la scarna rosa che ha concluso la passata stagione con acquisti di qualità: l’eterno Loasses si è già messo in mostra con un gran gol, Ferri ha risolto la partita ed è un giocatore affidabile e anche Tufano è andato in rete. In più l’allenatore giocatore D’Angelo potrà contare nelle prossime settimane su Barbi e Mocerino, in attesa di smaltire i rispettivi acciacchi.
Finiamo con il 5 a 3 tra Trilem e Solofra. I partenopei tirano fuori il cuore e l’orgoglio, doti fondamentali per conquistare la salvezza in questo campionato, e trovano giovamento dalla qualità sopra la media di Cozzolino. L’infortunio di Aliano è però una brutta tegola e nei prossimi giorni ne sapremo di più sul possibile trasferimento a Cardito. Capitolo Solofra: da 0-3 a 5-3 è una rimonta choc, frutto probabilmente dell’inesperienza e di un calo di concentrazione. Mister Cocchia dovrà lavorare su questi aspetti, poichè la qualità media delle avversaria è molto alta. Va detto, però, che per stessa ammissione del tecnico della Trilem Imperatore gli irpini sono stati danneggiati dall’arbitraggio. In ogni caso, la doppietta di De Maio ricorda che ancora una volta questa squadra può contare su uno dei giocatori più prolifici della categoria.
Dalla prima giornata emerge dunque un dato che sembrava già palese alla luce della campagna acquisti. Al di là del livello altissimo delle big, non esistono squadre materasso e ad innalzarsi è stata anche e soprattutto la qualità della fascia media. Tutti aspetti che fanno pensare che per vincere questo campionato sarà sufficiente un numero di punti inferiore a quello (84) con cui il Marianella ha trionfato nel 2010/2011. Una cosa è sicura: ci sarà da divertirsi.