Il nostro protagonista della settimana è Alessandro Fabbrini, italiano classe 1986, talentuoso laterale offensivo alla sua prima stagione con lo Scafati S. Maria e soprannominato il “professore”. Lo intervistiamo in seguito alla sconfitta subita sul campo del Modugno.
Siete reduci dalla sconfitta esterna contro il Modugno, cosa non è andato?E’ stata una partita un po’ particolare, abbiamo avuto difficoltà anche a causa delle dimensioni del campo, troppo piccole per noi. Comunque abbiamo giocato bene e abbiamo condotto noi la gara, anche se non abbiamo sfruttato al meglio le tante occasioni avute. Loro, invece, sono arrivati sotto rete poche volte ma sono riusciti a segnare.
La scorsa stagione giocavi all’Isef, cosa ti ha spinto a venire in questa squadra?Ho accettato questa proposta soprattutto perché quello dello Scafati è un bel progetto che sposo in pieno. Poi conosco da tempo Stefano Salviati ed è stato un vero piacere tornare a lavorare con lui.
Cosa hai trovato di positivo a Scafati?Di positivo c’è l’ambiente pulito e sereno. Qui si lavora con tranquillità e ognuno fa quello che gli compete.
Hai avuto difficoltà ad inserirti nel gruppo?No, assolutamente. La maggior parte dei miei compagni di squadra già li conoscevo, ho giocato con loro per parecchi anni.
Sei un giocatore di grande esperienza, hai giocato in tutte le categorie, secondo te in questi anni cosa ha impedito allo Scafati di fare il salto di categoria?Le stagioni vanno male anche a causa di un pizzico di sfortuna, in ogni caso credo che tutto si basi sul gruppo e su come si evolvono le situazioni iniziali. Se parti col piede giusto, si crea armonia e poi tutto va da sé.
Qual è il giocatore che in questo inizio di stagione ti ha entusiasmato maggiormente e perché?Chi più mi ha colpito è Milucci, sono sicuro che con la volontà e l’abnegazione giusta diventerà un grande giocatore. A prescindere da questo credo che la forza dello Scafati stia nel gruppo.
Tra le squadre che dovete affrontare quale secondo te è la più forte?Sono due, Canottierilazio e Cogianco, entrambe con una rosa di giocatori di alto livello che hanno come obiettivo il salto di categoria in serie A. In questo campionato la maggior parte delle squadre sono attrezzate quindi ogni partita presenta le sue difficoltà e va presa nel modo giusto.
Un pronostico sull’incontro di sabato prossimo contro l’Orange PassionChe dire, punto tutto sullo Scafati, speriamo di conquistare i 3 punti. Comunque sarà bello giocare contro degli amici e a tal proposito ne approfitto per precisare che, nonostante tutti i problemi, ho un ricordo bellissimo dell’anno trascorso all’Isef, ci sono tante persone speciali con cui ho condiviso gioie e dolori dentro e fuori dal campo.
Dove può arrivare lo Scafati quest’anno? Come ci dice il Mister non poniamoci obiettivi a lungo termine, ma concentriamoci su ogni partita. Sì, la salvezza è quella che tutti si aspettano e vogliono al più presto, ma noi abbiamo intenzione di dare filo da torcere ad ogni squadra che affronteremo, poi sarà il campo a fare da giudice.
Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?Il mio obiettivo principale è quello di migliorarmi sempre di più e di dare il mio contributo alla squadra affinché raggiunga i suoi obiettivi.
Sara IncarnatoUfficio stampa Scafati S.Maria