Quando sono andato a teatro per vederli l?anno scorso ho provato la stessa emozione nell?immaginarli prima e incontrali poi su un mini rettangolo verde. Nella magica Notte Bianca dello sport per un attimo, qualche minuto, ci siamo bendati per giocare con loro, i ragazzi della Polisportiva non vedenti di Napoli. E? difficile descrivere quel buio, le voci che s?incrociano invece degli sguardi, l?incapacit? di capire dove sei, il senso dell?orientamento dettato dall?istinto, il suono di un pallone ad accompagnare la tua voglia di esserci. Non ti rendi conto di quanto possa essere lontano l?orizzonte, una linea, una porta. Sei l? che rifletti, cerchi di sbatterti fin quando non si avvicina quello str?.. di Mario Mirabile, capitano della Polisportiva, ti marca stretto e dice: ?Non te la faccio vedere la palla!?. Iniziamo a ridere, non lo mollo, ha la luce in fondo agli occhi, la sentivo. Ho iniziato ad immaginare il campo, la gente intorno, i bambini che applaudivano, ho visto con i suoi occhi.
Poi Gaetano Orefice, con la tuta dell?Italia partito per gli Europei in Spagna. Con lui Marco Mongelli e Salvatore Pesarino. Gaetano mi chiama da Torre Molinos per raccontare del brivido di freddo che ha provato all?incedere dell?inno nazionale. Tre minuti in campo ed un ricordo indelebile, quello che la sua fantasia straordinaria riesce a sentire in ogni angolo descrittivo di realt? vissuta.
Un anno di lavoro per ripresentarsi a teatro con una commedia di Scarpetta, ?Tre pecore viziose?. Li incontro dietro le quinte, rivedo Mario, siamo vicini, ascolta la mia voce. E? uno slancio spontaneo di amicizia, lo sento in quella luce che rivedo in fondo ai suoi occhi. Gaetano ? tutto agghindato a ?Don Camillo? una delle tre pecore viziose, pronto per andare in scena. Ha molti fan. Quando sale sul palcoscenico scoppia l?ovazione. Decisamente meglio di quando gioca. Scherzo. Tutta la compagnia ? bravissima, diretta da Bruno Mirabile, pap? di Mario e Dario, il fratello, ipovedente.
Bruno ha qualcosa di pi? di un cuore che batte, ha la stessa voglia di esserci che ha trasmesso ai suoi figli. Il sipario sta per calare tra gli interminabili applausi del pubblico accorso al Don Orione di Ercolano a sostenere anche con il loro piccolo contributo l?Unione Italiana Ciechi. ?Aiutate questi ragazzi, grazie per chi lo fa e chi lo far?, questi ragazzi hanno la luce in fondo agli occhi?, lo ha detto Bruno Mirabile, con la voce quasi bloccata dall?emozione.
A volte la vita ci schiaccia, la realt? ci sembra un ostacolo insormontabile, capire le vere difficolt? altrui ? una lezione di vita. Io ho rubato un segreto a questi ragazzi, la fantasia. Chiudete gli occhi ogni tanto e fatelo anche voi.