Innanzitutto, mi scuso se la mia risposta è tardiva, ma lo scorso sabato, subito dopo la gara relativa alla 13a giornata, sono partito per trascorrere qualche giorno all’estero e sono appena rientrato. Sono molto deluso e mi dissocio fortemente dal comportamento avuto della mia tifoseria. Non è ammissibile che una società vada a giocare in trasferta rischiando l’incolumità dei propri tesserati. Pertanto chiedo ufficialmente scusa alla società FUTSAL GLADIATOR, al suo tesserato FABOZZO e a tutti coloro che hanno dovuto assistere a quel gesto folle. Questa per me è stata l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso, sto pensando di chiudere l’ingresso al campo alle tifoserie, riservandolo solo ed esclusivamente a persone invitate inserite in apposite liste.
Per quanto riguarda la partita e la decisione del Giudice Sportivo, voglio esporre la mia versione dei fatti supportata dalle immagini video, esaminate dalle autorità competenti ed ora a disposizione dei mezzi d’informazione. Al 27’ del 2° tempo, sul risultato di 6 a 5 per noi, ricevevo palla a centrocampo e saltato l’ultimo difensore del Futsal Gladiator mi trovavo in situazione di 1 contro 1 contro il loro portiere, quando improvvisamente veniva gettato dalla panchina ospite un pallone di riserva su quello di gioco che io mi ero approssimato a calciare, spostandolo dai miei piedi. Sarebbe stato l’eventuale 7 a 5 che ci avrebbe permesso di chiudere la partita. E’ proprio questo gesto che ha acceso gli animi, infatti la mia squadra ha cominciato a protestare e ad avere diverbi con la squadra casertana e la tifoseria ha cominciato ad urlare e ad inveire da sopra gli spalti. Poi i due giocatori Ferrara (Cavese) e Fabozzo (Gladiator) un po’ troppo nervosi, sono stati espulsi dal direttore di gara. Nel mentre Fabozzo si apprestava ad andare negli spogliatoi, si è fermato al sottopassaggio (proprio dove affacciano gli spalti) e dopo aver detto qualcosa, che non so se rivolta ai propri compagni di squadra, ai miei ragazzi o alla tifoseria, è stato colto da un calcio al viso da uno di quest’ultimi. A seguire alcuni calciatori del Gladiator, giustamente o stupidamente, avrebbero voluto vendicare l’amico, mettendosi proprio nella situazione attesa dalla gentaglia soprastante per scatenare la rissa, ma prontamente sono stati bloccati entrambi da me e i miei compagni. Rassicuratici che al calciatore Fabozzo non era successo niente di grave, diagnosticato da un medico che lo ha subito soccorso ma che comunque consigliava di portarlo in ospedale, e arrivate le forze dell’ordine con il conseguente dileguamento dei tifosi facinorosi, i direttori di gara convenivano che c’erano gli estremi per continuare quei 3’ di gara che rimanevano da giocare. La società Gladiator non si è sentita, perché impaurita dallo spiacevole episodio, di proseguire la partita preferendo la sua sospensione. Noi e i direttori di gara non abbiamo potuto fare altro che accettare la loro decisione e andarci a fare la doccia.
Ora venendo alle decisioni arbitrali in merito ritengo che la vittoria a tavolino sia giusta perché oramai la sicurezza delle persone era garantita dalle forze dell’ordine e si poteva benissimo portare a termine la partita. I 500,00 euro di multa e i due turni casalinghi da disputare a porte chiuse, inoltre, per una squadra che si deve salvare mi sembrano abbastanza penalizzanti.
Mi auguro solo che a Santa Maria Capua Vetere, nel turno di ritorno, non ci accada niente, perché è comprensibile che i loro tifosi siano arrabbiati, ma spero capiscano che noi non siamo autori di questo gesto assurdo e che anzi abbiamo fatto di tutto per difendere i loro calciatori. Di sicuro la società Gladiator, che si è dimostrata davvero molto seria anche nelle dichiarazioni fatte, ci metterà tutto l’impegno possibile per non far capitare nulla.
Il Presidente
Luca Della Brenda Milito