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Una gran bella famiglia, non c’è che dire, quella del Gladiator. C’eravamo lasciati con pochi giocatori e una società sempre con qualche punto interrogativo, quello che già dopo la promozione in serie C1 accompagnava le incertezze di un club innamorato del futsal, ma con la tentazione di lasciare. E’ cambiato tutto, forse frutto della rabbia per una retrocessione non digerita sul campo e di quella speranza rinata col ripescaggio. Un messaggio, probabilmente, un invito a muoversi in un’altra direzione. E il Gladiator lo ha fatto. Prima di tutto con l’organizzazione. Fondamentale avere la disponibiltà di tanti dirgenti per costruire qualcosa che vada oltre la passione e, al fortino di casa, per la presentazione ufficiale, è balzato agli occhi soprattutto questo. La voglia di stare insieme, di sostenersi in un progetto nuovo, che ha tradizioni storiche nel futsal ma che ha voglia di camminare con gambe più salde. I presidenti Cerbone e Zito hanno negli occhi la commozione del passato e la speranza per un futuro da protagonisti, sempre consapevoli però delle loro reali forze: “Non chiediamo nulla più a questi ragazzi di disputare un campionato magari più tranquillo. Avevamo voglia di ricominciare e di rimetterci tutti in discussione, lo abbiamo fatto e ora speriamo di toglierci qualche soddisfazione, pur consapevoli delle difficoltà agonistiche che incontrermo visto il livello elevato delle nostre avversarie”. E tendono subito la mano ai cugini del Sant’Erasmo con i quali sarà gran derby: “E’ indubbio che questa partita sarà sentita, ma è il campo che deciderà il migliore”. Il tecnico Atronne è contento del mercato: “Abbiamo preso giocatori che conosco benissimo, alcuni li ho allenati nell’Isef, so quanto mi possono dare in questa categoria. Rispetto all’anno scorso ho una rosa più ampia e sotto questo punto di vista non andremo in sofferenza. Sarà importante capire i primi due mesi la reale forza di tutte le squadre anche se sulla carta è evidente che c’è un grande equilibrio. Penso davvero che sia diffcile capire ora cosa possa accadere perchè ci sono tanti fattori di cui dovremo tenere conto durante l’annata sportiva. Noi faremo la nostra parte, sono convinto di avere una buona squadra”. E il bomber Benincasa fa subito una promessa. “Spero di realizzare almeno 30 gol, è un buon gruppo, non facciamo altre promesse”. Un lavoro collettivo con grande sacrifici con il fac-totum Michele Viglione sempre tra i più attivi. C’era il sindaco che ha fatto sentire il sostegno delle istituzioni e c’erano anche tanti ragazzi e bambini, quelli dell’Under 21 della Futsal Gladiator Accademy perchè il futuro della società sammaritana partirà da qui.