Sul finale rovente di Traiconet-Napolielepanto interviene il presidente della Traiconet Roberto Longobardo, chiamato in causa da Peppe Costantino: “Non ho visto gli schiaffi dati ad Addeo perchè nel secondo tempo ero dall’altro lato, dato che mi posiziono sempre dove la mia squadra attacca. Se è successo mi dispiace e gli chiedo scusa, ma da parte sua non è furbo guardare la partita in mezzo ai nostri tifosi, che sono dei ragazzini. Per quanto riguarda la partita, i nostri avversari sono stati ingenui e noi abbiamo ribaltato il risultato”.
Infine le dichiarazioni del patron del Napolilepanto Paolo Addeo: “Le considerazioni da fare sono due: una sulla partita, per la quale lodo i miei ragazzi, che hanno dominato ma dieci minuti di scelleratezza non hanno permesso di portare via punti dal Palalighieri. Soprattuto l’espulsione di Iazzetta ha privato mister Oliva di uno degli elementi migliori della serata, inoltre avevamo Cordua e Starace febbricitanti, ma nessuna scusa. Onore a Morra&Co, per aver ripreso alla fine una gara che sembrava segnata. Chiuso il capitolo gara, mi va di sottolineare l’”ospitalità”, rigorosamente tra virgolette, offerta dal presidente Longobardo. Ero a vedere la partita sugli striminziti spalti, non c’è stata assegnata una particolare area in quanto ospiti, quando sul 2 a 3 sono stato aggredito da un gruppetto di sedicenni. Al momento dell’episodio ho invocato lo stesso Longobardo che, accorso, sminuiva l’accaduto come fosse una bega tra adolescenti. Prontamente interveniva il signor Gabriele Schiano Di Cola, che redarguiva i suoi, reclamando l’ospitalità che si deve a qualsiasi avversario. Non ho null’altro da aggiungere, se non che il Napolilepanto offrirà sempre la sua ospitalità e il suo entusiasmo. Finiremo il campionato, ma questi non sono i presupposti per una C1 di livello, nè da parte della Federazione nè da parte delle società”. Pare che il presidente dei pomiglianesi stia meditando di dimettersi dal suo ruolo in società.