Naturalmente scontento il tecnico della Caivanese, Nicola Orefice, dopo il ko interno al cospetto di un ottimo Miseria e Nobiltà: “Le mie raccomandazioni in settimana sono servite a poco. Ci siamo presentati in campo in condizioni disastrose. Abbiamo commesso errori che non commettiamo di solito, ho visto poca rabbia, poca voglia e determinazione di portare a casa il risultato. Mi ero raccomandato e qualcuno dei miei non ha avuto un comportamento consono alla preparazione della partita. Ieri qualcuno avrà festeggiato San Valentino in maniera intensa considerando la prestazione odierna. Zona play off più lontana. La gara di oggi era un crocevia importante e con la vittoria avremmo fatto un grosso passo in avanti. Ora guardiamoci alle spalle, ci sono due trasferte consecutive molto difficili. Dobbiamo cercare di non entrare nella bagarre play out”.
Ci mette la faccia anche il capitano della Caivanese, Enzo Antonucci, che pretende un bagno di umiltà da parte di tutto il gruppo: “Non è stata la stessa prestazione fatta a Benevento. Non mi spiego come dopo aver fatto una grande gara sabato scorso, siamo calati tantissimo oggi. Dobbiamo fare un bagno di umiltà, scendiamo con i piedi a terra e affrontiamo la realtà. E’ un peccato fare l’impresa a Benevento, poi perdere con una squadra alla nostra portata. E’ come se avessimo vanificato il colpaccio contro il Maleventum. Martedì parleremo in squadra e ci confronteremo su degli atteggiamenti che personalmente non mi sono piaciuti. Crediamo ancora nei play off”.
Al contrario, soddisfatto l’allenatore-giocatore del Miseria e Nobiltà, Massimo d’Angelo: “Vittoria frutto di quello che ho detto e abbiamo fatto da ventuno giorni. Abbiamo lavorato in settimana tutti molto bene. Abbiamo preparato benissimo la gara su questa superficie diversa da quella del nostro palazzetto. Abbiamo vinto qua con parecchie defezioni, stamattina c’erano due influenzati. Stiamo lavorando e rifiorendo. Abbiamo vinto contro una grandissima squadra. Avevo pochi cambi, ho preferito restare basso per non spendere troppe energie. Nel secondo tempo dovevamo difendere bassi e ripartire, peccato per l’errore difensivo causato da me che ha provocato il gol avversario”.
Dall’inviato Davide Ferrante