
Il consiglio direttivo odierno della Divisione Calcio a 5 ha dato il la all’impianto riformistico che a partire dalla prossima stagione sportiva avrà soprattutto nel palcoscenico nazionale, inizialmente solo maschile, dei limiti di partecipazione al gioco. Dal 2022-23 in A dovranno essere schierati 8 formati su 12 in distinta, in A2 9 e in B 10, e per le ultime due categorie almeno due atleti nati dopo il 01/01/2004 (CLICCA QUI per approfondire).
A spiegare il tutto è lo stesso Luca Bergamini, il presidente del massimo organo del calcio a 5 italiano è intervenuto nella trasmissione Obiettivo Futsal (in onda ogni lunedì alle 21 su www.futsaltv.it). “Lo scenario è relativo a una visione di medio-lungo termine – dice. – Ci auguriamo serva al sistema per dare continuità e solidità. I dati, che abbiamo sotto gli occhi, sono incontrovertibili. C’è l’80% di partecipazione di non formati ed il 20% di formati, di cui 0% Under 20, e chiaramente si devono prendere decisioni per il bene comune. Siamo fiduciosi che sia una scelta, seppur dolorosa, per il domani. Dall’annata ventura avremo anche la possibilità di avere il tesseramento in contemporanea con il calcio a 11 e con società diverse, ciò rientra in un percorso necessario per la crescita. Credo che una maggior presenza di territorio all’interno dei club avvicini molto di più il pubblico alla realtà. Una rivoluzione culturale, contemporaneamente alla riforma ci sarà un processo di sviluppo del settore tecnico perché abbiamo bisogno di rimodulare la nostra idea di questo sport. Dobbiamo pensare a proteggere i club che sviluppano i settori giovanili”.
QUI per la quindicesima puntata di Obiettivo Futsal con l’intervento del presidente Bergamini